Moncalvo distrugge Lapo Elkann: “Si deve solo vergognare, da voce ai morti e dice tante balle”
Parlando della misteriosa morte dello zio di Lapo, Edoardo Agnelli, il giornalista ha attaccato il famoso imprenditore
Intervistato da Visione TV, il giornalista Gigi Moncalvo ha attaccato duramente l’imprenditore e rampollo di casa Agnelli, Lapo Elkann. Parlando della misteriosa morte di Edoardo Agnelli, zio di Lapo, il giornalista si è scagliato in maniera piuttosto netta contro il presidente di Italian Indipendent Group. Ecco le parole di Moncalvo, raccolte per voi da Il Pallone Gonfiato:
“La morte di Edoardo Agnelli? Lapo Elkann invece di fare tante sceneggiate, cominci a fare un’opera di ritrovamento della verità sulla morte misteriosa di suo zio Edoardo Agnelli. Cominci a fare questa opera di verità, invece di dire tante balle. C’è un’intervista su Oggi, fatta questa settimana da Walter Veltroni, tutti oramai compagni della parrocchietta, in cui viene messa in bocca a Lapo, una cosa che parlando di Lapo è proprio il caso di definire stupefacente. Lapo risponde alla domanda ‘qual’è una giornata che ricordi con tuo nonno?’ (Gianni Agnelli, ndr) così: “il giorno della sua morte chiamò me, mio fratello John e mia sorella Ginevra, e ci disse ‘mi raccomando state uniti, tenere unita la famiglia. Ci vuole la pace in questa familgia’. Queste sono le frasi che un uomo di 83 anni con un tumore alla prostata, con il cuore a pezzi ecc. non dice convocando tre persone. Non ha convocato tre ragazzini com’erano all’epoca, perché quei giorni c’era la figlia presente a Torino. Questa risposta di Lapo vuol far credere che la madre non fosse presente, mentre Gianni Agnelli stava morendo. Era presente eccome, stava era lì da oltre 10 giorni. Figuratevi se Gianni chiama e chiede di poter incontrare i tre nipoti, la madre non entra con loro nella camera per sentire dire delle frasi che 20 anni dopo, possono essere rivolte verso di lei come ‘mi raccomando, tenete l’unione familiare, siete voi i miei eredi’. Ma che cosa vi andate a inventare signor Walter Veltroni e signor Lapo Elkann. Ma non vi vergognate di far parlare i morti che non vi possono smentire? Non vi vergognate di questo?”