Damascelli: "Scommesse, fossi Spalletti leverei i telefoni durante i ritiri. Non indaga solo la Procura di Torino"
Il giornalista commenta il caso scommesse e del calcio arabo
A Tutto Campo su Rai Sport, Tony Damascelli ha parlato del caso Scommesse:
+"La Procura di Torino non può fare luce, conferenze stampa prima che le indagini siano concluse. Va bene la teatralità di giudici e magistrati che c'è spesso in questo Paese ma sarebbe inopportuno e ingiusto, prima si chiudono le indagini e poi si fa un punto. Ritengo comunque che non ci sia solo la procura di Torino in azione. Più aumentano i privilegi e più si ritiene di agire liberamente non saltanto nel calcio, proprio perché la fragilità di certi personaggi permette ad altri insetti di ronzare attorno a questo miele, e capita che la malavita prende in mano certe situazioni facili. Se si allarga questa indagine? Basta applicare la legge, chi sbaglia paga in tutti i sensi.Sono dei professionisti non soltanto quando firmano i contratti e la prima cosa che farei fossi in Spalletti sarebbe proibire i cellulari in ritiro. Calcio arabo? Mi incuriosisce da una parte e mi preoccupa dall'altro, mi incuriosisce perché loro cercano attraverso lo sport di crescere e mascherare i loro guai sociali, la mancanza di diritti civili e la mancanza di rispetto verso le donne. Dall'altra mi preoccupa perché il mondo arabo sta prendendo in mano lo sport anche in Europa. Abbiamo il PSG che vende ad una società propria due giocatori senza che la Fifa o la UEFA intervenga".
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