De Laurentiis indagato sul caso Osimhen: la procura di Roma lo accusa per falso in bilancio
La procura di Roma ha chiuso le indagini riguardanti il caso plusvalenze fittizie legate all'affare Osimhen con l'accusa di falso in bilancio per De Laurentiis
Si ritorna nuovamente sul caso legato all'affare Osimhen che vede il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, e il consiglio d'amministrazione che era in carica ai tempi, indagati per falso in bilancio. La procura di Roma ha deciso di chiudere il caso che era stato aperto tempo fa per plusvalenze fittizie legate ai 4 giovani valutati 20 milioni di euro che erano stati inseriti nella trattativa per l'acquisto di Osimhen per 71 milioni.
La procura di Roma chiude il caso, cosa succede adesso a De Laurentiis e al Napoli
"Si è chiusa l'inchiesta che era stata archiviata con il riferimento a ipotesi di reati tributari. Ora leggeremo le carte dell'inchiesta, ricordo che questo di oggi non è un rinvio a giudizio ma una chiusura di indagini".
Queste le parole all'ANSA di Fabio Fulgeri, l'avvocato difensore di Aurelio De Laurentiis per il caso Osimhen. Nei prossimi 20 giorni il presidente del Napoli sarà interrogato per difendersi in merito alle accuse e si deciderà poi se archiviare il caso o, molto più probabile, andare a processo. Chinè, il procuratore federale, potrebbe quindi chiedere le carte alla procura di Roma per capire se ci sono i margini per riaprire il caso. Oltre De Laurentiis sono indagati anche i figli e il consiglio d'amministrazione.
Cosa rischiano il Napoli e De Laurentiis
Nel caso in cui dovesse riaprirsi il caso, il presidente Aurelio De Laurentiis rischia un'inibizione, mentre il Napoli, che già non gode di una situazione rosea in campionato, potrebbe essere soggetto ad una sanzione economica, ma se il caso viene reputato grave si potrebbe optare anche per una penalizzazione di punti da scontare in questo campionato.
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