Napoli, che forza con Conte! La vittoria di Cagliari lo lancia nella lotta scudetto?
La vittoria roboante contro il Cagliari per 4-0 lancia i partenopei verso la vetta momentanea del campionato
Se la vittoria contro il Bologna di Vincenzo Italiano era stata convincente ai massimi livelli e quella singhiozzante contro il Parma, quella di Cagliari si trova a metà per quello che è il processo di ricrescita del Napoli dalle orribili ceneri della passata stagione.
Il lavoro di Antonio Conte inizia a farsi sentire, anche se continuano ad esserci alcuni aspetti ancora da migliorare, che non possono essere risolti di certo dall'oggi al domani. Servirà ancora del tempo affinché il lavoro di Conte inizi ad essere consolidato a tal punto da portare ai frutti sperati.
Ciò che è certo è che il 4-0 inflitto al Cagliari di Davide Nicola è l'espressione del calcio di Antonio Conte nella sua forma più primordiale, dura e senza tanti fronzoli nella ricerca del risultato.
E con una vittoria del genere, anche solo per poco, il Napoli può riassaporare quella vetta solitaria che non frequentava più da tanto, troppo tempo.
Qualche criticità difensiva di troppo, ma con Buongiorno si può rinascere
Dal principio, il Napoli non ha ancora risolto del tutto quei problemi difensivi che lo stanno condizionando dall'inizio della passata stagione.
Nonostante il 4-0 suggerisca una vittoria dominante, in realtà il risultato è bugiardo per quello che è stato il reale andamento della partita. Prima di trovare il raddoppio con Kvaratskhelia, i partenopei avevano infatti sofferto più del previsto contro le avanzate del Cagliari, rischiando di subire il pareggio in numerose occasioni.
A salvare la faccia sono stati un ritrovato Alex Meret e soprattutto Alessandro Buongiorno, quest'ultimo confermatosi come uno dei fiori agli occhiello della campagna acquisti del Napoli per garantire il meglio del meglio per Antonio Conte.
L'ex-Torino si è confermato come uno dei difensori più solidi del campionato italiano, dando prova per l'ennesima volta delle sue splendide qualità. Qualità che potranno essere cruciali come base di partenza per ritrovare quella solidità difensiva che aveva fatto le fortune del Napoli di Luciano Spalletti.
L'asse Lukaku-Kvaratskhelia regala già spettacolo
Nonostante appaia visibilmente fuori forma rispetto alla sua condizione fisica migliore, Romelu Lukaku si è già inserito al suo meglio nello scacchiere di Conte, ritrovando quello stesso allenatore che gli aveva consentito di arrivare all'apice della sua carriera.
Al netto di qualche errore tecnico vistoso in appoggio e in rifinitura, il belga si è confermato ancora una volta come uno dei migliori centravanti della Serie A, assistendo Di Lorenzo e Kvaratskhelia e siglando il gol del 3-0 che ha blindato la partita.
Ad essere apparentemente straordinario nelle due partite contro Parma e Cagliari c'è proprio l'intesa con il georgiano, con quest'ultimo pronto ad armare Lukaku con la sua fantasia scintillante ed irradiante.
Si può già parlare di lotta per lo scudetto?
Alla luce delle tre vittorie consecutive contro Bologna, Parma e Cagliari, è inevitabile porsi la solita domanda di rito: ora il Napoli può dire di ambire allo scudetto? Oppure è un'affermazione prematura?
Innanzitutto occorre precisare che nonostante possa sembrare il contrario, Inter e Juventus, per motivi diversi, sono in cantiere. I nerazzurri devono ritrovare la loro miglior alchimia tattica, mentre i bianconeri devono crearla ex-novo cancellando il triennio dell'Allegri-bis con una passata di spugna.
Di conseguenza, anche se il Napoli è apparso più convincente, ciò è dovuto alla spinta motivazionale immediata tipica del modus operandi di Antonio Conte, che ha permesso ai partenopei di esaltarsi dal punto di vista mentale andando a coprire quelli che sono quei limiti tattici ancora da risolvere.
Servirà ancora del tempo per comprendere di che pasta è fatto questo nuovo Napoli, anche perché l'assenza di coppe europee può anche risultare un'arma a doppio taglio dal punto di vista delle aspettative da parte dell'ambiente.