Zampini: "Juve ossessione italiana, narrazione tossica. Noi capro espiatorio, i politici..."
Lunga intervista concesso da Massimo Zampini a Tuttosport per l'uscita del suo nuovo libro
Massimo Zampini, noto opinionista tifosissimo della Juventus, ha rilasciato una lunghissima intervista ai microfoni di Guido Vaciago, direttore di Tuttosport. Ecco le sue parole: “Questo libro nasce in un momento in cui la Juventus non vince, quindi un po’ ne risente. (…) Adesso veniamo da un’incredibile stagione, fatta di storture giudiziarie che hanno condizionato il risultato sul campo, da minacce dell’Uefa, da pm che dichiaravano letteralmente di “odiare la Juve”, da una fase del campionato in cui hai avuto la chiara sensazione che potevi vincere una partita, ma tanto il giorno dopo ti toglievano i tre punti”.
"Insomma, forse sì, sono un po’ arrabbiato anche io, ma l’ironia rimane (…). Altrove, pur con l’eccezione del tuo giornale, la narrazione non è stata proprio impeccabile a riguardo".
Zampini attacca: “Siamo i capri espiatori, i colpevoli perfetti”
Continua così Massimo Zampini nell'intervista concessa a Guido Vaciago sul proprio libro sulla Juve: "Sento (…) che il mio club sia diventato un capro espiatorio, il colpevole perfetto. Perché vince sempre e in Italia il successo non si perdona a nessuno? Non sono del tutto convinto che sia solo per il fatto di aver vinto tanto e di vincere spesso. (…) Credo che alla base di tutto ci siano i grandi pregiudizi che ci sono sulla Juventus, frutto di una narrazione sbagliata, forse anche tossica, che ha sempre disegnato il club bianconero come autore delle più terribili malefatte, a prescindere, senza sforzarsi di capire se sia vero o meno. E lo si nota quando la magistratura indaga con evidente disparità di giudizio".
"Si tratta di un complotto antijuventino? (...) Non voglio essere e non sarò mai complottista, altrimenti mi assimilerei a quelli che prendo in giro che credono nel complotto juventinista. Però da Calciopoli in poi abbiamo scoperto di tutto. (…). Pensa, poi, alla narrazione sul caso Suarez, a nessuno è veramente importato che nessun tesserato della Juventus sia stato indagato e che la posizione del club sia stata archiviata. Per un po’ si sono messi sulla graticola i dirigenti e si sono presi in giro. Nessuno ha chiesto scusa quando tutto è evaporato. (…) E questo purtroppo alimenta il pregiudizio di quelli che dicono: ma la Juve è sempre coinvolta, hai sentito le intercettazioni, hai letto le sentenze? Magari, come nel caso Suarez, la Juventus è completamente fuori dal caso giudiziario".
Zampini non perdona: “Folle sentire politici che odiano la Juve”
Il focus di Zampini si sposta poi sulle recenti dichiarazioni di alcuni politici sulla Juventus: "È folle sentire da alte cariche dello Stato o personaggi della statura di Mario Draghi di questa antipatia sportiva. Qualcuno ha detto con il sorriso sulle labbra che la ‘Juventus ruba’. Ne ho parlato con molti giornalisti stranieri e loro mi hanno detto che sì, il Bayern Monaco è vissuto maluccio per tutti i suoi successi e sta antipatico a molti, ma mai nessun politico o uomo pubblico oserebbe dire che il Bayern ruba. (…) E non verrebbe mai sdoganata la parola ‘odio’ come ha fatto un PM in Italia nei confronti della Juventus".
"Insomma, (…) la Juventus è un’ossessione italiana. Ne ho parlato anche un professore di psicologia sociale, (…) ho capito che non basta dire che la Juventus vince molto di più, quindi è antipatica. C’è una narrazione faziosa e un pregiudizio consolidato nel tempo che affonda le radici nella scarsa cultura sportiva del nostro Paese. L’ironia può essere una medicina per guarire questa ossessione, è quello che abbiamo. Non so se una risata seppellirà l’antijuventinismo, ma certo ne coglie tutti gli aspetti più comici (…). Cioè emerge una faziosità talmente spinta da risultare involontariamente comica. Ridere può essere terapeutico".
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