E' un Davide Ballardini deluso, provato. La sconfitta contro il Cagliari di fatto sancisce la retrocessione dei suoi e al tecnico non resta che analizzare l'ennesima prova deludente. Queste le sue parole in conferenza stampa nel post partita:

"Testa e gambe non andavano nella stessa direzione. Questa è stata una stagione strana e quando è così anche le piccole cose non ti riescono. L'unica cosa certa è che i ragazzi hanno dato tutto e sono i primi ad essere mortificati da questa retrocessione. Mi assumo le responsabilità per l'ultimo terzo di stagione, una stagione che ha inciso e non poco nella testa dei ragazzi. 

Davide Ballardini
Ballardini Sassuolo (Youtube)

Ambiente ostile

Non credo che l'ambiente abbia influenzato la squadra. Siamo abituati a giocare con tanti tifosi ospiti al Mapei, è che la paura probabilmente ci ha penalizzati all'inizio. Siamo stati poco aggressivi e alla fine abbiamo pagato a caro prezzo. Lecito fischiare per la retrocessione, capisco il malumore della tifoseria. Critiche per un mancato confronto? Non penso di dover spiegazioni a loro, motivo per cui non sono andato sotto la curva. Ripeto, mi assumo le mie responsabilità ma solo per l'ultimo terzo di stagione. 

Caso Berardi

Berardi è l'uomo simbolo di questa squadra. E' altrettanto vero che le grandi squadre devono fare anche a meno degli uomini migliori e noi non ci siamo riusciti. Probabilmente con lui avremmo qualche punto in più ma con i se e i ma non si va da nessuna parte. Bisogna voltare pagine e pensare già alla prossima stagione".

 

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