Milan, caso Leao: numeri horror per il portoghese ma Fonseca non può più privarsene
Un solo gol e quattro assist in 11 gare per il portoghese: mai così male da quando è al Milan. A Fonseca l'arduo compito di recuperare il ragazzo
Non è di certo un momento facile per Rafael Leao, alle prese con la seconda panchina consecutiva che certifica di fatto la peggior partenza di sempre da quando è al Milan.
Numeri horror in questa stagione
Si sa i numeri nel calcio contano e quelli del portoghese quest'anno sono alquanto pietosi: un solo gol in 9 partite, 11 se contiamo anche la Champions. Il confronto con le passate stagioni è da brividi: tre nelle prime 9 giornate stagione 23/24 e ben 4 nelle stagioni 22/23 e 21/ 22. Numeri che di fatto evidenziano un'involuzione del portoghese.
Leao e Fonseca: amore mai sbocciato?
E' evidente che ci sia qualcosa tra il tecnico e il ragazzo, il cui atteggiamento continua a non piacere a stampa e tifosi, con l'ormai famoso ammutinamento dell'Olimpico e la continua svogliatezza in campo. Da qui le due panchine contro Udinese e Napoli, intervallate dalla titolarità contro il Bruges. Panchine che però non sembrano aver portato i frutti sperati a Paulo Fonseca. L'ingresso in campo contro il Napoli però ha lasciato intravedere impegno e determinazione da parte dell'ex Lille che fanno ben sperare per il prosieguo della stagione. Il tecnico sa bene l'importanza di Rafa, come si evince dalle parole pronunciate in conferenza stampa nei giorni scorsi: -“Nessun conflitto con Leao. Conosco bene il suo valore" -
E' chiaro dunque che serve un'inversione di marcia, per il bene di entrambi e soprattutto del Milan. Non si può più pensare di fare ancora a meno di Leao, che ad oggi insieme a Pulisic, rappresenta l'elemento di maggior spicco di questa rosa. A patto che lo stesso calciatore cambi atteggiamento e chissà che Ibra, nelle vesti di dirigente, non ci metta anche il suo zampino.
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