Plusvalenze Juve, Lo Monaco: "Una grande boiata. In Italia 700 milioni di plusvalenze dal ’90 senza essere sanzionati"
L'ex amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco, è intervenuto su Calciomercato.it soffermandosi sul discorso plusvalenze che sta attanagliando la Juventus di Massimiliano Allegri
Il dirigente sportivo Pietro Lo Monaco, ex amministratore delegato del Catania, è intervenuto su Calciomercato.it in onda su TV Play, soffermandosi sul momento non proprio bellissimo che sta vivendo la Juventus di Massimiliano Allegri dopo la bufera imperversata in casa bianconera per via dell'Inchiesta Prisma che ha riaperto il caso plusvalenze e i 15 punti di penalizzazione che l'hanno praticamente fatta sprofondare in classifica. Di seguito le parole di Lo Monaco: "Il discorso delle plusvalenze è una grande boiata, 15 punti non ci stanno assolutamente. E’ un giustizialismo perché in Italia le plusvalenze le abbiamo messe dal ’90, in questi anni l’Italia ha fatto ben 700 milioni di plusvalenze senza che nessuna società venisse sanzionata perché in Italia non è prevista la sanzione. Vorrei capire come si fa a dare una sanzione del genere. Io dico, mettiamole queste sanzioni, così chi dalla prossima volta fa delle plusvalenze fittizie paga con l’estromissione dal campionato. Buttiamo fango sul nostro campionato, poi in Inghilterra ne succedono di ogni, idem in Spagna. In Italia ci sono delle società virtuose come Napoli, Atalanta e Udinese che fanno un calcio sano e sostenibile”.
Lo Monaco ha poi aggiunto: “L’errore vero della Juve negli ultimi 10 anni sono state le campagne acquisti. Hanno preso calciatori super pagati che non hanno fatto altro che appesantire i bilanci, la Juve non è un esempio da seguire. Nella difficoltà una nota positiva c’è, che la Juve è stata costretta a far giocare tanti giovani interessanti. In virtù del casino che si sta creando, miglior occasione per tentare una rifondazione su basi nuove non c’è”.