Gianluca Petrachi, intervistato da TMW, ha parlato di alcuni retroscena del suo lavoro.

SINGO ACQUISTATO SENZA VEDERLO “Con Singo, per esempio: il suo agente, lo stesso di N’Koulou, mi fece avere dei video amatoriali. Gli ho dato fiducia: c’erano dei prospetti interessanti e ho intravisto Singo. Però, nonostante il costo ‘irrisorio’ di 150mila euro, non l’avrei mai preso a scatola chiusa: così mandai una settimana uno scout in Africa, in Costa d’Avorio, a vedere il Denguelé… Terre difficili, provini unici, ma le sensazioni dal vivo su Singo furono le stesse. Però era extracomunitario e me lo sono tenuto ‘caldo’ fino all’ultimo giorno di mercato per evitare di occupare il posto”.

ALPHONSO DAVIES “E poi quattro anni fa vidi un giocatore… Sorprendente. Me lo fece notare il mio caposcout. Vidi dei video e sembravano taroccati, accelerati. ‘Va troppo veloce, non è possibile’, pensai. Era Alphonso Davies”.

LAUTARO MARTINEZ“Lautaro Martinez. A 7 milioni di euro, sempre al Torino. Ci furono problemi con degli emissari per delle commissioni fuori mercato che ci vennero chieste: erano troppo alte, un po’ meno della metà del cartellino”.

PALLOTTA“In parte lo giustifico. Pallotta ha commesso degli errori, affidandosi a persone sbagliate a distanza di tanti chilometri. E’ stato poco presente, doveva respirare l’umore della piazza ma vi confesso una cosa: avrebbe voluto restituire tutto coi risultati per poi ripartire. Voleva riprendere da lì, da quello che aveva tralasciato. Ci teneva particolarmente alla Roma ma così, a distanza, è tutto più difficile e spesso si sbagliano valutazioni e decisioni”.

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