Inzaghi: "Per loro partita decisiva, per noi no"
Il tecnico rossoblù Filippo Inzaghi ha analizzato in conferenza stampa l'importanza della sfida del Bentegodi contro il Chievo ultimo in classifica
Alla vigilia di Chievo - Bologna, Inzaghi ha analizzato in conferenza stampa lo stato di forma medica e psicologica della sua squadra e dell’importanza della partita di domani a Verona.
A livello di punti non è uno spareggio, ma la partita di domani è percepita come se lo fosse.
“Per me pesano tutte le partite. Quello che mi preme vedere è la crescita della mia squadra, non possiamo pensare che a questo punto della stagione una partita possa essere decisiva. Lo è per i nostri avversari, per noi no.”
Dover vincere ‘per forza’ può creare però un po’ di tensione. “No, non sentiamo blocchi psicologici perchè il nostro imperativo è cercare di vincerle tutte, quindi per noi domani cambia poco. Sono tranquillo: se penso a dove eravamo due mesi fa vedo una squadra completamente cambiata, che se la gioca con squadre da Europa League come l’Atalanta.”
Questo è un campionato in cui anche nella parte bassa non molla nessuno, la competitività è alta.
“Sapevamo che bisognava far fatica e soffrire ma io da allenatore devo dare credito alle prestazioni e queste sono in continua crescita: le partite vinte con Roma e Udinese non le abbiamo giocate bene quanto quelle con Atalanta e Sassuolo, contro cui meritavamo di raccogliere almeno quattro punti e invece ne abbiamo ricavato uno. Questa squadra è in grado di fare grandi cose e dobbiamo trovare il modo di farle vedere con continuità di prestazioni e quindi di risultati.”
Diventa allora fondamentale cercare di allenare la squadra a limitare le situazioni che poi portano agli episodi che finora hanno castigato il Bologna.
“L’ho detto anche ai miei giocatori: in questo periodo non ci va bene niente. Però non credo alla fortuna o sfortuna: bisogna portarsela dalla propria parte lavorando ancora di più sui particolari. L’unica cosa che posso far notare è che l’Atalanta nelle due partite prima di noi aveva creato 20 occasioni da gol e contro di noi ne ha create due: questo vuol dire che abbiamo lavorato bene sotto tutti i punti di vista ma non basta perchè abbiamo preso comunque due gol.”
Domani la difficoltà può arrivare dal fatto che il Bologna ‘è costretto’ a dettare il gioco.
“Il calcio è fatto di due fasi - possesso e non possesso - e sono entrambe importanti. Quello che conta alla fine è chi riesce a mettere più palloni in rete.”
Situazione medica: “domani l’unico che mancherà è Mattiello, Donsah oggi gioca nuovamente con la primavera per averlo al 100% dopo la sosta. Danilo c’è.”
Sul modulo: “ho ancora un allenamento per prendere delle decisioni ma al di là del modulo - che per me non conta nulla - conta l’interpretazione della gara.”
Sul Chievo: “noi abbiamo bisogno di punti, non posso fermarmi a pensare alle condizioni dell’avversario. Noi fortunatamente non siamo all'ultima spiaggia, non so cosa questo possa rappresentare per loro. Stiamo crescendo gara dopo gara di prestazioni e autostima: Calabresi è l’esempio lampante di cosa si può fare quando si prende consapevolezza dei propri mezzi. Ventura? E’ sempre stato seguito da noi giovani in quanto è esperto e navigato. So che lavora molto sui calci piazzati ma oggi il 50% dei gol arrivano da calci da fermo, nessuno li trascura. Il Chievo ha grandissima fisicità ma anche noi abbiamo argomenti al riguardo e possiamo farci valere sia in attacco che in difesa.”
Su Palacio: “si allena tanto e bene, come il resto della squadra. Domenica era una partita difficile anche per lui e tornare dopo due mesi può averlo limitato in alcune circostanze ma se si riguarda la partita si capisce che è sempre pericoloso e che ci ha permesso di creare le occasioni più importanti della partita, dal gol a quelle mancate. E’ un vero leader tecnico per la squadra”
Sul mercato di gennaio: “in questo momento è prematuro parlarne, anche perchè non ho mai avuto la rosa al completo. Il recupero di Donsah può essere il primo grande acquisto perchè per il mio calcio è fondamentale. A volte sente ancora un po’ di dolore quando calcia quindi l’obbiettivo è di recuperarlo completamente da tutti i punti di vista, sia fisico che psicologico, e la Primavera può essere il terreno giusto per riprendere al meglio. Dopo la sosta mi auguro di recuperare la rosa al completo. Siamo in crescita: Santander va sempre meglio, Destro mostra grande voglia negli allenamenti, Falcinelli troverà presto gioie perchè lavora bene. Dijks potrebbe già giocare perchè è recuperato e sa essere utile in più posizioni, sia in linea a cinque che a quattro.
Vedremo: questi ragazzi mi mettono molti dubbi e ho ancora un allenamento per decidere.”
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