Di Canio durissimo: “Joao Pedro in Nazionale? Vuol dire che siamo disperati e alla frutta”
Dichiarazioni durissime quelle rilasciate da Paolo Di Canio riguardo la Nazionale di Roberto Mancini
Il tanto temuto play off valido per i Mondiali di Qatar 2022 sta per arrivare e il CT della Nazionale, Roberto Mancini, è alle prese con i preparativi per il primo importante impegno contro la Macedonia. La convocazione di Mario Balotelli per il prossimo stage azzurro e i rumors che vedono il centravanti del Cagliari, Joao Pedro, vicino alla convocazione in Nazionale, non sono visti di buon occhio da Paolo Di Canio. L'ex calciatore di Lazio e Juventus, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a Sky Calcio Club in merito:
"Balotelli in Nazionale? Il gruppo non è quello storico dove c'era una colonna portante che non accettava le sue bizze. Questo è un gruppo nuovo, anche se qualcuno è adulto, ma che potrà accettare attraverso magari un discorso che farà Mancini...anche perché non stiamo parlando di un delinquente. Se Mancini lo chiama dobbiamo vedere quello che vuole fare, ma io parlo del giocatore: lo scorso anno non giocava neanche in Serie B al Monza, quest'anno ha fatto 8 gol in Turchia. Non e che ha fatto 28 gol in 7 partite e dici 'beh però, anche se è Turchia. Tripletta ogni domenica anche se è un sovrappeso, però gli togli qualche kg da qui a quando giocheremo ecc'. Dobbiamo parlare del giocatore e se si accetta questo, vuol dire che siamo disperati. C'è disperazione in Italia. Una squadra che vince l'Europeo sette mesi fa, vuol dire che c'è disperazione (...). Joao Pedro? Ha 30 anni e ha giocato nel Cagliari solo per non retrocedere, cioè noi siamo alla frutta".