Pistocchi durissimo su Calciopoli: “Juve associazione a delinquere, Facchetti chiedeva onestà”
Botta e risposta su Twitter tra il noto giornalista e un tifoso riguardo il tema Calciopoli: ecco cosa è successo
Scambio di battute ‘acceso' quello tra Maurizio Pistocchi ed un tifoso dopo il post del giornalista su Twitter: “Sono passati 16 anni dalla scomparsa di Giacinto Facchetti. E' stato un Campione di sportività e correttezza, dentro e fuori dal campo, esempio per i giovani e per chi ama il Calcio. Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo lo sa. R.I.P.”.
Il post ha attirato l'attenzione dei più ed in particolare di un tifoso che ha risposto così: "Da juventino rendo onore e memoria a Facchetti esemplare in campo e di grande classe. Sulla vicenda farsopoli qualche ombra ha avvolto anche la sua figura! Se si è onesti intellettualmente!"
Pistocchi ha poi replicato: “Le intercettazioni hanno dimostrato che:
1. Era BERGAMO a chiamare FACCHETTI e non viceversa
2. È sempre BERGAMO che dice “Metti COLLINA”
3. FACCHETTI chiedeva arbitraggi onesti, forse perché sapeva già cosa c’era dietro #calciopoli“
Il tifoso: “Lei è veramente falso ogni oltre limite e continua a vestirsi di onestà ed equidistanza”. A quel punto, dopo una serie di altri scambi di battute a dir poco acceso, Pistocchi ha concluso: “Se non capisci la differenza tra chi fa lobbing -che è consentito dalla legge- e una associazione per delinquere finalizzata alla frode in ambito sportivo riconosciuta da sentenza definitiva della Cassazuone non è colpa tua ma dei tuoi genitori che non ti hanno fatto studiare”.
Ma il tifoso ci ha messo l'ultima parola: “Se non capisce la differenza tra ‘campionati non alterati' e ‘frode sportiva prescritta’ c'è poco da fare il giornalista, ma solo il commentatore fazioso. Basta dirlo senza tirare in mezzo i genitori o altro che non ha ottenuto grandi risultati dal suo studio”.