Grassani a Il Pallone Gonfiato: "Clausola Spalletti? Il Napoli andrà fino in fondo. La somma che spetta a De Laurentiis..."
Il noto avvocato ed esperto di diritto sportivo, Mattia Grassani, ha parlato in esclusiva ai microfoni de Il Pallone Gonfiato sulla questione della clausola di Spalletti con il Napoli
Nella conferenza di stampa di presentazione a Coverciano, Luciano Spalletti ha parlato per la prima volta da allenatore della Nazionale Italiana. Tra i tanti temi affrontati, il tecnico di Certaldo ha risposto anche sull'esperienza appena conclusa al Napoli con un focus particolare sul nodo clausola: "Io mi rifletto nella felicità altrui. Non riesco a essere felice se non vedo felice la gente attorno a me. Napoli e i napoletani sono stati la mia felicità. Napoli è stata un'esperienza bellissima, qualcosa di travolgente. Clausola? Non retrocedo. Gli avvocati sono al lavoro, spero che presto si possa arrivare alla soluzione".
Dopo le parole di Spalletti a Coverciano, la redazione de Il Pallone Gonfiato ha contattato in esclusiva Mattia Grassani, avvocato ed esperto di diritto sportivo. Le dichiarazioni rilasciate dal legale del club partenopeo al direttore Alberto Bortolotti non lasciano dubbi:
“Spalletti è andato allo scontro per allenare la Nazionale perché non intende pagare la penale. Il Napoli ha atteso passi dell'allenatore che non ci sono stati e andrà davanti ad un arbitrato. Nel tempo di 3-4 mesi massimo arriverà la sentenza che chiuderà la questione. De Laurentiis è rimasto alla finestra senza interferire nelle scelte professionali e di vita di Spalletti che, ricordiamo, il 18 luglio ha firmato un accordo in sede sindacale nel quale ha accettato di non allenare nessun'altra squadra. Neanche un mese dopo ha cambiato idea. Il Napoli ha rinunciato ai danni anche sui diritti d'immagine e lo ha lasciato libero quando avrebbe potuto anche rifiutare le dimissioni. De Laurentiis si andrà a prendere la somma che gli spetta, 3 milioni meno la quota a scalare dal 18 luglio fino al giorno della firma come ct della Nazionale, tramite il contenzioso arbitrale”.