Giampiero Mughini e Raffaele Auriemma non si sono mai amati e la lite tra i due, andata in scena a Tiki Taka tre anni fa dopo la scomparsa della leggenda del Napoli, Diego Armando Maradona, è la testimonianza di questa evidente antipatia reciproca. Ecco la sequenza dell’accesa discussione tra i due: 

Auriemma: “Mughini, fai sempre il filosofo, intanto chiedi scusa a Maradona! Si dimostri un uomo del sud, e chieda scusa a Maradona che mentre era ancora caldo in una bara si è permesso anche di offenderlo. Noi per Agnelli abbiamo fatto uno striscione, uomo di valore, prenda esempio. Idris o Sivori sono veri juventini! A noi interessava Maradona. Diego era un uomo straordinario, voi non lo conoscete. Era più bravo come persona che come calciatore, era costretto ad uscire di notte perché anche per prendere un caffè si facevano 10mila persone. Ha fatto foto, dato soldi, come si fa a condannare una persona cosi?”.

La dura replica di Mughini: "Non ho una virgola da cambiare ad un discorso che ho spiegato cento volte. Non toccava le qualità artistiche del calciatore, il mio discorso era mirato a stemperare un'aura retorica, celebrativa e bugiarda sulla tragedia di questo personaggio. Gradirei di non dover sopportare più Auriemma, di non dover sentire le sue puttanate! Pelé? Firmerei le sue parole, come quelle di Sivori. Non devo imparare da te! Buffone, finiscila! Pagliaccio napoletanista! Ma perché non lo spegnete, che dice queste stronz**e!".

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