Kalulu-Juve, è fatta! Cosa può dare il francese a Thiago Motta
Il francese approda in bianconero forte di alcune caratteristiche che potrebbero fare al caso del neo-allenatore della Vecchia Signora
Alla fine tutto è stato confermato, a seguito di una trattativa che ormai da qualche giorno sembrava in dirittura di chiusura. Pierre Kalulu sarà un giocatore della Juventus, dopo due anni infelici tra infortuni e non solo con la maglia del Milan dopo l'anno dello scudetto con Stefano Pioli.
L'operazione è stata a livello economico una delle più redditizie per Cristiano Giuntoli, che ha potuto assicurarsi le performance del francese con un prestito oneroso da 3-4 milioni di euro, con diritto di riscatto fissato a 14 milioni di euro. Dunque un'operazione complessiva da 18 milioni, che farà felice Thiago Motta.
Il neo-allenatore della Juventus avrà modo di attingere alle performance di un difensore dalle caratteristiche uniche, ideale per quello che è il suo gioco.
Il rebus della condizione fisica, ma può essere utile a Motta
Nonostante il francese sia reduce da una lunga serie di infortuni negli ultimi due anni che gli hanno impedito di avere un ruolo centrale nello scacchiere del Milan di Stefano Pioli, Kalulu rimane ancora un giocatore molto interessante, che può rinascere proprio nella Juventus di Thiago Motta, tornando quello dello scudetto rossonero del 2022.
L'ex-tecnico del Bologna infatti va a nozze con quei difensore cosiddetti “moderni”, capaci di ricoprire più ruoli diversi (cosa che Kalulu sa fare, potendo fare sia il terzino destro, sia il difensore centrale), nonché di esaltarsi soprattutto con la linea difensiva alta (il Milan di Pioli ha avuto proprio questa peculiarità nell'anno dello scudetto).
Il francese avrà quindi un terreno fertile per rinascere, se il fisico avrà modo di assisterlo e se manterrà le promesse legate ad un nuovo che ha tanta voglia di riscatto. Non è da escludere che possa addirittura riuscire a ritagliarsi un ruolo da titolare in questa Juventus, qualora le performance dovessero essere quelle eccellenti che aveva saputo fare in passato.
E se fosse un novello Posch?
Il primo parallelo che viene in mente è senz'altro rappresentato da Stefan Posch, che oltre a saper fare il centrale difensivo di destra ha saputo anche reinventarsi come terzino destro “bloccato” nel momento in cui Sam Beukema è approdato al Bologna.
L'austriaco infatti aveva maggior propensione difensiva, mentre Riccardo Calafiori o Victor Kristiansen potevano spingersi al loro meglio sull'altra fascia. Diventa però più probabile che Kalulu possa giocarsi il posto da titolare come centrale difensivo “di destra” insieme a Federico Gatti e Danilo.
Innanzitutto perché il francese ha dimostrato di saper rendere meglio come centrale difensivo piuttosto che come terzino destro. In secundis perché al fianco di Bremer, altro centrale difensivo eccellente con la difesa alta (vedasi il Torino di Ivan Juric), potrebbe formare una coppia difensiva davvero molto interessante.