Coronavirus, il bollettino del 17 novembre della Protezione Civile
Il bollettino aggiornato al 17 novembre della Protezione Civile
Oggi i nuovi casi sono 32.191 su 208.458 tamponi mentre ieri erano solo 152.000, quindi la variazione è dovuta al numero di tamponi che si fanno. Ormai c'è una sorta di stabilizzazione del numero di test positivi giornalieri, forse con leggera flessione. lo ha detto Gianni Rezza in conferenza stampa. Sono 120 i ricoveri in terapia intensiva oggi e ci sono 731 decessi. Non è in controtendenza rispetto al fatto che non aumentano i nuovi casi, ma si deve al fatto che i decessi si riferiscono ai casi cumulati negli ultimi due mesi. Il rapporto tra test positivi su test totali e' inotrono al 15%, ancora elevato. Lombardia ha il numero piu' alto di casi, con Veneto e Campania. Lo ha detto Gianni Rezza in conferenza stampa. "Abbiamo un quadro stabile con una lieve diminuzione dei postivi, ma con indicatori sui ricoveri e i decessi che non sono buoni e che rappresentano la conseguenza dei casi cumulatisi in queste settimane. Al momento comunque non c'è una crescita dell''epidemia, ma forse una leggere diminuzione ". Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza alla conferenza stampa al ministero della Salute. Il rapporto tra positivi individuati e tamponi effettuati è al 15,47%, due punti e mezzo percentuale in meno rispetto a ieri (era al 17,92%). Secondo i dati del ministero della Salute, gli attualmente positivi sono saliti a 733.810, con un incremento rispetto a ieri di 16.026: di questi, 33.074 sono ricoverati nei reparti ordinari e 3.612 in terapia intensiva. I guariti e i dimessi dall'inizio dell'epidemia sono 457.798, 15.434 in più rispetto a lunedì. "Il calo di Rt dalla meta' di ottobre c'è sia guardando Rt dei sintomatici sia le ospedalizzazioni. L'Rt non è ancora sotto 1 , quindi l'epidemia è ancora in crescita. Ma c'è una decrescita". Lo ha detto Stefano Merler della fondazione Bruno Kessler alla conferenza stampa al ministero della Salute sulla situazione epidemiologica. "Calcoliamo l'Rt da due sorgenti di dati: la serie temporale di dati sintomatici e la data di inizio sintomi. Non consideriamo gli asintomatici perchè essi sono una quantità molto instabile nel tempo e quando c'e difficolta' nel contact tracing la loro quota diminuisce", ha detto Merler della fondazione Bruno Kessler alla conferenza stampa al ministero della Salute sulla situazione epidemiologica. "Rt oltre a tracciare il trend ci dice anche dove stiamo andando ma piu andiamo avanti nel tempo più le proiezioni rischiano di essere instabili. Quindi cosa succedera' a Natale dipenderà molto da come ci comportiamo. Ci auguriamo che misure adottate e comportamenti facciano in modo che in tutte le parti del paese saremo a Rt sotto 1". Lo ha detto il presidente Iss Silvio Brusaferro alla conferenza stampa al ministero della Salute sulla situazione epidemiologica. Gli Indicatori sono un mix tra indicatori tempestivi e altri che richiedono più tempo per la raccolta, come il tempo di incubazione. L'insieme di elementi che si raccolgono tiene conto di questa variabilita', ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull'analisi della situazione epidemiologica organizzata al ministero della Salute. "Stiamo lavorando di concerto con le autorità competenti allo sviluppo di ulteriori format di accesso ai dati nel rispetto della normativa". E' quanto afferma l'Iss nelle cards di spiegazione in merito al calcolo della valutazione del rischio pubblicate sul sito dell'Istituto superiore di sanità. "Non tutti i dati disponibili sono pubblicati in un database interrogabile - spiega L'Iss - perchè "non tutti i dati sono pubblici e disaggregati per garantire il rispetto delle norme che nel nostro Paese tutelano la privacy e delle ordinanze che disciplinano la sorveglianza epidemiologica"