Agroppi duro: “Spalletti? Prete che voleva spiegare a Totti come si gioca. Roba da ridere”
Intervistato da Repubblica poco tempo fa, l’ex allenatore della Fiorentina ha confessato di soffrire di depressione
L’ex allenatore della Fiorentina, Aldo Agroppi, ha concesso un’interessante intervista a Repubblica poco tempo fa, dove ha trattato vari temi personali e riguardanti la nostra Serie A. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni:
“Spalletti allenava la Roma, non faceva giocare Totti e il pubblico lo contestava. Ricordo che in una partita, a tre minuti dalla fine, fece cenno al suo secondo di chiamare un giocatore dal riscaldamento. Il suo secondo è un bravo ragazzo, ma ha fatto una carriera da calciatore modesta. Si alza dalla panchina con in mano un bloccone di duecento pagine, e va a chiamare Totti. Si avvicina, apre il blocco e gli spiega i movimenti. Ora io dico, sei davanti a Totti, uno che ha giocato più di te, che è stato in Nazionale, e che è uno dei più forti giocatori italiani e gli devi spiegare cosa fare? Lo trovo offensivo. Ma questo è il calcio di oggi, devi far vedere che sei organizzato, che hai tutto sotto controllo. Il calcio oggi è una roba da ridere”
La vita del mister è bella se vinci, ma se perdi diventa tutto difficile. Provo a reagire, ma il mio è un male che non si può guarire. Il mondo del pallone non mi ha aiutato. I calciatori, nella maggior parte dei casi, sono ignoranti e analfabeti. Spesso, invece di darti una mano, formano una cricca per metterti in difficoltà. Avevo la polizia sotto casa, mia moglie non poteva andare a fare la spesa e i miei figli a scuola. Ma nella mia vita ho sempre fatto la guerra ai servi e ai leccaculo. E non ho rimpianti"