Piero Giacomelli (ph. Lega Serie A)

MILAN - ROMA (3-3): Arbitro Giacomelli di Trieste (Ranghetti - Mondin), IV° Fabbri, VAR: Nasca, AVAR: Vivenzi.

Dopo 4 vittorie su quattro gare, arriva il primo pareggio per il Milan contro una Roma che non molla mai in un match vibrante e spettacolare.

La nota decisamente stonata è stata la disastrosa serata dell’arbitro triestino, dopo un primo tempo tranquillo, nel secondo invece diventa indeciso e insicuro, spesso contestato da entrambe le parti, soprattutto in occasioni dei due rigori, uno per parte, decisamente inesistenti.

Siamo al 70’ sul risultato di 2 a 1 per i padroni di casa. Mkhitaryan entra in area rossonera, calcia con il sinistro, respinge l’incerto sostituto di Donnaruma, il rumeno Tatarusanu, si avventano sulla sfera Bennacer e Pedro, il difensore controlla il pallone senza toccarlo mentre lo spagnolo colpisce il piede destro dell’algerino stramazzando a terra. Giacomelli a oltre 10 metri decreta un fantomatico penalty. Assurdo, un fallo subito dal difensore diventa un calcio di rigore per l’attaccante. E il VAR??

Le uniche motivazioni che mi vengono fuori per il mancato intervento possono essere 2: la prima che Nasca, per sudditanza nei confronti di Giacomelli, non si permette di intercedere; la seconda che il protocollo, come sappiamo, non può e non deve intervenire quando il direttore di gara è vicino ma in questo caso non lo era.

Io sono dell’opinione che il protocollo va cambiato, perché se un arbitro a un metro, con visuale libera, decide per un’assurdità eclatante, il VAR ha l’OBBLIGO di intervenire. Realizza Veretout dal dischetto.

79’: un pallone lungo dalla metà campo milanese arriva in area romanista, vanno incontro alla sfera il difensore Mancini e Calhanoglu, il giallorosso è in vantaggio rispetto al rossonero alzando in modo scomposto la gamba sinistra senza toccare l’avversario. Il turco cade e Giacomelli, distante almeno 15 metri, con la solita flemma priva di determinazione, concede il secondo fantascientifico rigore per il Milan. VAR?? Lasciamo perdere, non voglio dilungarmi. Realizza Ibrahimovic.

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