Bologna, Sabatini: "Mihajlovic ha dato un volto e un nome a questa squadra, non macchieremo quest’opera"
Il coordinatore dell’area tecnica del Bologna, Walter Sabatini, ha rilasciato un'intervista a Radio Nettuno Bologna Uno dove ha parlato del presente e del futuro del club
Il coordinatore dell’area tecnica del Bologna, Walter Sabatini, ha rilasciato un'intervista a Radio Nettuno Bologna Uno dove ha parlato del presente e del futuro del club. Queste le sue parole riportate integralmente da TMW.
“Non riesco a capire questo clima attorno al Bologna che parla dell’ambizione dell’allenatore. Il Bologna è una società ambiziosa e questa ambizione la rappresentiamo tutti noi della dirigenza, più tutti coloro che tutti i giorni ambiziosamente lavorano. Gli sportivi stiano tranquilli perché il desiderio di Mihajlovic è lo stesso di tutta la società”.
“Mihajlovic è chimicamente ambizioso, ma lo siamo anche noi, lo è tutta la società. Il Bologna è ambizioso ed è altamente rappresentato dal punto di vista della dignità e qualità professionale. Mihajlovic è il nostro allenatore, lo stimiamo enormemente e gli vogliamo anche bene. Lui ha fatto un lavoro straordinario. Chi ha visto con attenzione la partita con la Fiorentina avrà potuto rilevare e apprezzare il lavoro di Mihajlovic che ha dato verticalità, qualità al gioco di questa squadra. Un gruppo che recupera tre gol… non è facile soprattutto se lo si fa con il gioco che ha espresso il Bologna”.
Il dubbio dall’esterno è che questa ambizione possa portare a due visioni diverse di come raggiungere gli obiettivi…
“La visione è totalmente condivisa. Nessuno di noi vuole smantellare la squadra. Chi vorrebbe macchiare un quadro di Caravaggio? Il Bologna ci somiglia e nessuno vuole macchiare quest’organico fatto da un mix di giovani e giocatori esperti di qualità. Faremo 1 o 2 cessioni considerando che non è facile vendere giocatori a 25/30 mln come anni fa. La squadra sarà esattamente così com’è con una o 2 integrazioni, una in attacco e una in difesa. Per il resto la squadra rimarrà com’è".
Che tipo di giocatori state cercando?
“Profili che diano struttura alla squadra che abbiamo le capacità di poter indirizzare la partita. Mi permetto di dire che questa è una società che sa quello che fa”.
Come si fa a mandare via giovani di prospettiva e pensare di rinforzare la squadra?
“Non ci sarà una cessione di calciatori consistente, ripeto: faremo 1 o 2 cessioni massimo. Nel calcio l’unica cosa che non manca sono i giocatori. Mihajlovic ha dato un volto e un nome a questa squadra, e domenica lo ha dimostrato. Non potremmo mai smantellarla. Senza bellezza non si vive e non si vive nemmeno senza bellezza nel calcio. Il Bologna esprime qualità tutte le domeniche, quindi tranquilli tifosi che non macchieremo quest’opera. Se usciranno dei giocatori quelli che entreranno saranno dei surrogati integrati. Le cose che vengono dette dai dirigenti di questo club a volte sembra che non vengano recepite fino in fondo. Vorrei che gli sportivi del Bologna fissassero lo sguardo sulla partita di domenica scorsa e capissero che non è una partita casuale, ma frutto dell’equilibrio tra giocatori di qualità, il grande lavoro dell’allenatore e anche quello della società”.
Che cosa è mancato a questa squadra per essere un po’ più su in classifica?
“Quella degli infortuni è stata una situazione che ci ha molto condizionato. Soprattutto quando sono tutti in un reparto. La squadra però ha dimostrato di essere forte, l’allenatore la ama e questo conta, conta tanto. Perché i giocatori lo percepiscono e lo trasformano in campo. Ora vorrei che anche i tifosi amassero questa squadra”.
Qualche giocatore è considerato incedibile?
“Non ci sono giocatori incedibili nel calcio di questa epoca, ma questo non deve destare allarme perché vi diamo la garanzia che non toglieremo qualità alla squadra”.
Avete già parlato del futuro di Palacio?
“Lui ha fatto tanti anni a Bologna e anno dopo anno ha trovato il modo per rimanere. Noi abbiamo negli occhi il Palacio di domenica scorsa e viene da dire che deve rimanere. Poi però vedremo, vedremo chi sarà la prima punta del Bologna e il futuro della squadra. Nessuno vuole mettere Palacio nelle condizioni di non giocare. Ma questa discussione rimandiamola tra 15 giorni perché ora abbiamo ancora bisogno di punti”.