giornalista Mario Sconcerti, sulle colonne del Corriere della Sera, ha commentato la giornata appena conclusa di Serie A;

C’è  una squadra sola al comando, la Roma. Diminuiscono le compagnie. Non migliora la Juve, ma prende i punti di cui aveva bisogno. Dopo un’estate di mercato complesso capisce che la sua differenza resta Vlahovic. [...] Il gol di Milik [...] ha interrotto un tempo infinito senza gol su azione, oltre 220 minuti. [...] La Juve ha ritmo finché non segna, cosa che accade quasi subito, poi gestisce. Non è brillante, ma resta in classifica. La vera domanda è se ci siano squadre complete. A me sembrano ancora Milan e Inter, ma Roma e Lazio hanno un vantaggio non indifferente: sono guidate benissimo, come Inzaghi non sempre fa e dove Allegri fa fatica a uscire dalla sua nuvola. [...] Nel calcio di oggi non è difficile organizzare il gioco, siamo nel tempo dei tanti passaggi orizzontali, facili. [...] Questo ha quasi cancellato l’idea di saltare l’uomo e andare in verticale. La Juve non ha questo tipo di giocatore. Forse il Milan lo troverà in De Ketelaere, Calhanoglu nell’Inter è una mezzala completa, ma non con quella differenza. La Roma in più gioca raccolta, non mostra molto, punta il contropiede dei suoi solisti, è un’orchestra che a volte sbaglia volume ma è resistente, mai bellissima, sempre scomoda. [...] Ha qualità, non classe. Se acquista personalità rischia di essere quasi completa [...]".

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