Inter-Juventus, 'cilindrate' differenti: "Due come Calhanoglu e Mkhitaryan la Juve non li ha"
L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport si è soffermata sul Derby d'Italia andato in scena ieri tra Inter e Juventus.
Il Meazza ha assistito a uno spettacolo a dir poco avvincente ieri sera nel big match del 23° turno tra Inter e Juventus, terminata con la vittoria ‘di misura’ dei nerazzurri proiettati in fuga verso lo Scudetto. L'autorete di Gatti nel primo tempo si è rivelata decisiva, permettendo ad Inzaghi di allontanarsi da Allegri di quattro punti, con anche una partita da recuperare.
L'Inter ha dimostrato la sua superiorità ai punti, con Lautaro e compagni che hanno sfiorato il gol più volte. Il palo di Calhanoglu e due straordinari interventi di Szczesny su Barella e Arnautovic hanno tenuto la partita incandescente fino all'ultimo minuto.
La delusione è palpabile nel campo della Juventus, con Vlahovic che ha sprecato un'occasione colossale nel primo tempo, quando il punteggio era ancora fermo sullo 0-0. Nonostante numerose opportunità per i bianconeri, è mancata la zampata decisiva, lasciando la sensazione di essere un passo indietro rispetto ai rivali sia in termini di condizione fisica che di gioco.
Il divario in classifica e la mancanza di personalità nella squadra bianconera
Nell'ultima partita tra Inter e Juventus, il confronto tra le due squadre ha messo in luce una disparità evidente, sottolineando la mancanza di giocatori di calibro come Calhanoglu e Mkhitaryan nella rosa della Juventus. L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport ha dedicato ampio spazio a questa analisi, evidenziando come i due centrocampisti abbiano dominato la partita per qualità, esperienza e personalità.
"Nonostante un Lautaro minore. Due come Calhanoglu e Mkhitaryan la Juve non ce li ha: hanno dominato per qualità, esperienza e personalità. Pavard, un professore tra gli studenti. Ora i 4 punti di vantaggio dei nerazzurri (che potrebbero diventare 7 con il recupero) rispecchiano meglio la differenza di cilindrata tra le due fuggitive. Il discorso scudetto non è chiuso. La Juve, che non perdeva dal 23 settembre (Sassuolo), ha il tempo per provare a risalire sfruttando l’esenzione forzata dalle coppe, a patto di crescere nel gioco e nell’ambizione".
La Juventus, beneficiando dell'esenzione forzata dalle coppe, ha il tempo per tentare una risalita in classifica. La Gazzetta sottolinea che ciò sarà possibile solo attraverso un miglioramento sostanziale nel gioco e nell'ambizione della squadra.
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