Quando Zazzaroni scatenò una bufera: "Donne allenatrici del calcio maschile? Sono inadatte”
Il direttore del Corriere dello Sport si era espresso in maniera dura sulle donne come allenatrici di una squadra maschile
“Donne allenatrici del calcio maschile? Sono inadatte”. Era stata questa la frase di Ivan Zazzaroni che tempo fa aveva scatenato una vera e propria bufera tanto da aver quasi comminato al giornalista dei veri e propri provvedimenti. Il direttore del Corriere dello Sport si è voluto scusare così: “Chiedo scusa alle – tante? poche? – ragazze che sognano di allenare nel calcio professionistico maschile se durante la Domenica sportiva ho espresso fin troppo sinteticamente un’opinione che non hanno gradito (eufemismo), questa: penso di conoscere bene il calcio maschile, mi dà da vivere da 37 anni, e mi sono sempre interessato al femminile (Morace, Serra, Cabrini), in sostanza trovo che quello del tecnico dei pro sia un ruolo non adatto a una donna”. Ha scritto così dal suo blog Zazzaroni.
“Mi scuso, lo ripeto, e sono pronto a cambiare idea: la parità di genere è una conquista di tutti, grazie a Dio, e per la proprietà transitiva se un maschio può allenare le femmine, una femmina potrebbe e dovrebbe allenare i maschi. Con quali risultati non possiamo certamente saperlo oggi – al di là di alcune discutibili operazioni di marketing, in Francia e negli Stati Uniti ci sono squadre maschili dotate di assistenti donne: non siamo ancora alla responsabile unica ma un giorno ci arriveremo”.
E ancora: “Darmi del sessista – come è stato fatto in queste ore – è però una cazzata: ho molta più stima e rispetto delle donne che non degli uomini, ma visto che parliamo di aperture e chiusure non solo mentali qualcuna/o dovrebbe fare esercizio di tolleranza prima di contrattaccare a testa bassa: la parità dei sessi si esalta anche attraverso le differenze, le diversità (anche di opinione)”.