Le posizioni evidenziate da Pd, 5 Stelle e Lega, a Palazzo Madama, sulla ripartenza del calcio italiano. L'uniformità delle parti è ancora lontana: i motivi La ripartenza del calcio non è di certo un tema unificatore dei vari partiti politici italiani intenti a discutere le proprie posizioni davanti al ministro Spadafora. Dario Parrini del PD ha identificato la quarantena automatica di un intero team al momento del riscontro di un solo caso di positività al virus Covid-19 come misura irrazionale e insensata. I 5 Stelle hanno rispolverato l'esempio di un giocatore del Colonia, a dir poco "terrorizzato" dagli eventuali casi di contagio nella propria squadra. La senatrice Danila De Lucia ha apportato le parole del ragazzo a supporto della propria tesi: "Ai giocatori è vietato avere paura. In nome del Dio denaro non si può andare avanti come se niente fosse". Infine la Lega ha preso in considerazione il modello Liga, che ha offerto un supporto di ben 200 milioni allo sport di base. Il dibattito tra le parti è ancora acceso e da ciò che filtra da Palazzo Madama non è per nulla rinconducibile a una unanimità politica a favore della ripresa del campionato.  
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