Moratti, il petrolio Isis e i conti in rosso Saras nel terzo trimestre: le ultime rivelazioni
Momento duro per la Saras di Moratti che conclude il terzo trimestre con un rosso di 110 milioni
Non sta navigando di certo in buone acque la Saras di Moratti. L'azienda petrolifera di proprietà dell'ex presidente nerazzurro, ha fatto registrare dato allarmanti per quanto riguarda l'ultimo trimestre, anche se c'è stato un miglioramento rispetto ai conti in rosso dello scorso anno. Infatti, il rosso presente attualmente e relativo al terzo trimestre è di 110 milioni di euro contro i 174 milioni dello scorso anno, cifra comunque sempre rilevante. Queste le parole dell'ex presidente nerazzurro sull'attuale situazione Saras:
“Le prospettive positive sono state parzialmente offuscate dall’impennata nei prezzi del gas” che “si è riflesso nei prezzi dell’elettricità di cui siamo consumatori che ha inciso negativamente sui risultati dell’ultimo trimestre. Nonostante questi sovraccosti, che ci auguriamo possano rientrare come previsto già nei primi mesi del 2022, siamo fiduciosi di poter conseguire nel quarto trimestre risultati in sensibile miglioramento, cogliendo a pieno le opportunità di un mercato petrolifero che vediamo positivo”.
INDAGINE PETROLIO ISIS - Ricordiamo che nel 2020 era balzata sui giornali la notizia bomba circa il petrolio Isis finito nelle raffinerie sarde della Saras, la quale - insieme a Moratti - ha voluto chiarire in maniera perentoria l'estraneità a questa vicenda. Nonostante tutto, nel giugno scorso la Guardia di Finanza ha acquisito le carte per vederci chiaro circa questo episodio. Ecco il comunicato della Saras in merito alle perquisizioni della GDF:
"Su mandato della Procura Distrettuale di Cagliari, nell'ambito delle indagini relative all'acquisto di grezzo di origine curda, già rese note nei comunicati stampa della società dell'8 e 9 ottobre 2020, la Guardia di Finanza ha effettuato un'acquisizione di documentazione relativa al modello organizzativo e ai verbali dell'organismo di vigilanza di Saras, presso la sede di Sarroch (Cagliari)".
Saras ha pure chiarito la propria posizione a riguardo, specificando che l'azienda "ha come sempre fornito piena collaborazione alle indagini e ribadisce l'assoluta fiducia nella rapida attività dell'autorità giudiziaria, volta a chiarire prontamente la posizione della società in merito all'iniziativa investigativa".