A San Siro il Milan si ritrova in svantaggio ma batte il Dudelange 5-2. Cutrone, Calhanoglu, Borini e due autogol avvicinano i rossoneri alla qualificazioneNel pomeriggio di giovedì va in scena, nel maestoso teatro di San Siro, la gara di Europa League tra il Milan di Gennaro Gattuso e il Dudelange di Dino Toppmöller. I padroni di casa, a quota 7 punti e secondi nella classifica del Gruppo F, vincendo, possono scrivere una pagina significativa in ottica qualificazione, alla luce anche della contemporanea trasferta difficile dell’Olimpyakos - terzo - sul campo del Betis capolista. L’allenatore rossonero decide di dare spazio a chi, nella stagione in corso, ha giocato poco o mai: e allora sotto con la difesa a quattro, con Laxalt, Zapata, Simic e Calabria a protezione di Pepe Reina; al centrocampo Halilovic, dopo tre mesi di sparizione da qualsiasi tipo di radar e terreno di gioco, è chiamato a mostrare il proprio talento accanto a Bakayoko e Bertolacci, mentre in attacco la coppia Higuain e Cutrone deve essere supportata da un Calhanoglu ancora convalescente dal problema al piede destro rimediato nel derby con l’Inter. I rossoneri sanno di non poter fallire contro un avversario sicuramente inferiore dal punto di vista tecnico e praticamente già fuori dalla Coppa Europea: il lampo di qualità, al 6’, di Halilovic - ottimo sia nel saltare in velocità due uomini e che nel farsi trovare pronto a dare una mano a Calabria in fase difensiva - fa da preludio alle tre occasioni create dal Milan in soli due minuti. Al 7’ è, infatti, Higuain a tentare di andare a segno con un rasoterra a incrociare che scivola di poco fuori alla destra del palo; pochi secondi più tardi, Calhanoglu è bravo a concludere verso la porta avversaria con un destro radente su cui Bonnefoi si fa trovare pronto. Cambiando l’ordine degli addendi e rimettendo, al 9’, lo stesso Pipita davanti al portiere rivale, il risultato non cambia. Il gol è nell’aria e, puntualmente, arriva al 21’, quando Cutrone approfitta di un velo geniale di Higuain nel cuore dell’area di rigore per girarsi in un fazzoletto e sorprendere Bonnefoi sul proprio palo per l’1-0 Milan. Dopo il vantaggio indiscutibilmente meritato, il Diavolo si culla tra le fiamme mai pericolose del proprio possesso palla, una scena più volte vista in stagione e mai culminata senza una rete subita da parte degli avversari. Non è un caso, infatti, che il Dudelange riesca a trovare il pari al 39’, quando un angolo apparentemente innocuo battuto dalla sinistra diventa una spina nel fianco per Reina e co.: dopo una deviazione aerea della difesa rossonera, infatti, la sfera arriva sui piedi di Stolz, paziente nel farla scendere e chirurgico nel piegarsi e calciare di potenza sotto l’incrocio dei pali opposto. Dopo un primo tempo beffardo, il Milan è costretto a riprendere in mano le redini del gioco, ma è il team lussemburghese a modificare nuovamente lo score all’inizio della ripresa: al 49’, difatti, Turpel sfrutta un doppio rimpallo favorevole in area per scagliare la palla in un angolo impossibile da difendere per Reina, realizzando il clamoroso 2-1 a favore dei suoi. Gattuso è una furia dalla panchina e cerca di porre rimedio mandando in campo Suso e José Mauri al posto di Halilovic e Bertolacci per riprendere al più presto un match a dir poco inquietante. Detto-fatto: il Milan accelera nel proprio possesso palla e, in soli 4 giri d’orologio, prima riacciuffa gli avversari con l’aiuto di una sfortunata deviazione di Stelvio sul cross tagliato di Calhanoglu, e poi li sorpassa al 70’ grazie ancora al numero 10 turco, capace di sbloccarsi nella stagione in corso con un destro rasoterra da distanza proibitiva su cui Bonnefoi non è certamente impeccabile. Ma non finisce qui, perché al 77’ Schnell decide di dare continuità a quanto fatto dal compagno Stelvio insaccando la sfera nella propria porta nel tentativo di anticipare gli avversari sulla punizione di Calhanoglu. Due minuti più tardi, Borini mette a referto il gol più veloce di un subentrato nella edizione in corso di Europa League dopo appena 43 secondi dall’ingresso in campo al posto di Cutrone. Grazie ai quattro gol realizzati in appena 15’, il Milan ritorna in Paradiso e raggiunge i 10 punti nel Gruppo F, a -1 dal Betis e a +3 dall’Olympiakos, sconfitto di misura proprio dagli spagnoli al Benito Villamarin.
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