Szczesny 6: al 29' arpiona con i guantoni la conclusione troppo centrale di Svanberg dalla tre quarti dopo una bella azione felsinea. Incolpevole in occasione dell'1-0 degli avversari.

De Sciglio 5,5: dopo un primo tempo da inesistente sul terreno di gioco, a inizio ripresa si dimentica le basi del marcare lasciando libero Arnautovic di controllare spalla alla porta e girare di sinistro un pallone che rasenta il palo e si perde fuori d'un soffio. Dall'86' Kean sv.

De Ligt 4,5: al 52' sale incomprensibilmente in avanti sulla verticalizzazione di Soriano, lasciando Arnautovic libero di infilare Szczesny per l'1-0 del Bologna. Al 58' cerca di rifarsi schiacciando bene di testa, sulla punizione di Cuadrado, ma centrando solo i guantoni di Skorupski. Dal 59' Bonucci 6: al 92', nel cuore dell'area di rigore, strozza troppo il destro dopo uno schema da calcio d'angolo ben architettato da Bernardeschi. Ci vuole poco, a volte, per ottenere la sufficienza in pagella. 

Chiellini 6: il migliore in un primo tempo a dir poco opaco della Juventus. Al 15' chiude bene sul cross pericoloso di Hickey dalla destra. Al 44' estirpa letteralmente dai piedi di Orsolini il possibile 1-0 del Bologna sul cross di Dijks. Dal 73' Alex Sandro 5,5: entra per giocare a tutta fascia sulla sinistra e, in fase avanzata, serve anche buone verticalizzazioni per i rari e invani movimenti di Vlahovic. Ciononostante, non salta mai l'uomo e appare spesso troppo statico davanti al possesso palla emiliano.

Pellegrini 5,5: poca spinta sulla fascia, scarsa attenzione difensiva sulle folate di Hickey nella prima frazione di gara. Nel suo momento migliore - neanche a farlo apposta - viene sostituito. Dal 60' Zakaria 5,5: non incide come dovrebbe in un match mai suo. 

Danilo 6: al 37' si fa autore del primo vero pericolo apportato dai bianconeri, su azione, nel primo tempo; il destro potente a incrociare dai 15 metri, tuttavia, non trova il risultato sperato seppur per pochi centimetri. Al 41' chiude bene la percussione centrale di Svanberg. Al 56' è sfortunato nel centrare il palo sul corner dalla destra.

Rabiot 5: al 23' anticipa tutti in area sulla punizione di Dybala ma dimentica a casa la precisione giusta per offendere il Bologna nonostante la clamorosa solitudine. Al 49' fa ancora peggio divorandosi letteralmente il vantaggio a porta abbandonata da Skorupski sul cross di Pellegrini.

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Cuadrado 5,5: punta, salta l'uomo, crea superiorità numerica, ma solo per i primi 12'. Man mano che il Bologna trova confidenza con il palleggio, il colombiano si perde in un complesso di giocate mai riuscite e di un nervosismo a volte eccessivo. 

Dybala 5: al 14' pennella una traiettoria al bacio su punizione dalla propria mattonella, palla di poco a lato. Tutto il resto è noia. Dal 59' Bernardeschi 5,5: tanti palle toccate, poche giocate riuscite. Come dire, ‘male ma non malissimo’.

Morata 6,5: inizia bene il match grazie alle corsa, intelligenza, generosità. Guardare l'azione imbastita per il colpo di testa di Vlahovic all'11' per credere. All'82' lo spagnolo cambia il copione del match con una galoppata verso la porta avversaria a far fuori Medel e Soumaoro, il secondo espulso per fallo da ultimo uomo, il primo per somma di gialli guadagnati in pochi secondi a causa delle eccessive proteste. Al 95', con una mezza rovesciata spettacolare, serve involontariamente a Vlahovic l'assist per l'1-1 bianconero. 

Vlahovic 6,5: all'11' dimostra un buon feeling con Morata anticipando Medel sul cross tagliato dello spagnolo; peccato che il colpo di testa esca sulla traversa per questione di centimetri. Nonostante una prestazione da rivedere, il serbo dimostra di esserci quando serve, infilando di testa Skorupski al 95', sull'assist in sforbiciata di Morata, dopo un ottimo inserimento sul secondo palo. 

Allegri 5: dopo il ko di due settimane fa contro l'Inter la sua Juventus è nuovamente caduta in una vertigine di errori tecnico-tattici e di difficoltà nel costruire gioco a dir poco disarmante. Lo testimoniano non solo il match pareggiato nel recupero contro il Bologna, ma anche la vittoria sofferta in rimonta contro il Cagliari. Allo Stadium i bianconeri faticano per ben 95 giri d'orologio, entrando ancor più in confusione ad ogni schema adottato a partita in corso dal proprio allenatore. Predicare calma va bene, ma non sempre. Alla Vecchia Signora ci vorrebbero, piuttosto, un po' di rapidità in più in fase di possesso palla e maggiore qualità e attenzione a centrocampo e in difesa. A meno che ‘accontentarsi’ di un semplice quarto posto non sia ormai diventato l'unico, vero obiettivo di una stagione deludente. Alla faccia della crescita della squadra da ricercare sino al termine del campionato. 

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