Ottimo Di Bello in Roma-Juventus, sufficienza per Volpi al Bentegodi
Nelle cinque partite domenicali della 2^ giornata di Serie A, spicca l'ottima direzione di Di Bello in Roma-Juventus
SPEZIA - SASSUOLO (1-4): Arbitro Ghersini di Genova (Del Giovane - Miele), IV° Piccinini, VAR: Banti, AVAR: Valeriani.
Debutto assoluto in serie A dello Spezia, ma a sue spese, all’Orogel Stadium “Dino Manuzzi” di Cesena a causa dei lavori all’Alberto Picco.
L’esordio non è dei migliori contro il Sassuolo che rifila ben 4 reti ai bianconeri liguri.
Nella massima serie la musica è ben diversa, ritmi e qualità tecnica non vengono regalati se non hai un organico all’altezza.
Non voglio assolutamente demoralizzarli, tutt’altro, e dalla prossima gara sono certo che il mister Italiano saprà organizzare la squadra dopo gli errori tecnici ed emotivi dell’esordio.
Sassuolo, che domina in lungo e in largo la contesa e non lascia scampo ai padroni di casa nonostante il momentaneo pareggio. Caputo sempre più trascinatore dei neroverdi.
Lo stesso Caputo protagonista in “negativo”, forse da record, gli sono state annullate ben 3 reti.
20’: Caputo, dopo un tocco di petto di Ferrari che lo libera, mette in rete. Miele, assistente nr. 2 convalida, difficile per lui vedere la toccata dell’emiliano, ma Banti al VAR e Valeriani all’AVAR, dopo ben 6’ fanno annullare. Il centravanti è al di là della fatidica linea.
58’ e 69’: in entrambe le occasioni il fuorigioco è netto e non occorre la tecnologia.
Al 64’ netto il fallo dell’estremo difensore spezzino sempre sul protagonista di giornata Caputo. Ghersini non ha dubbi nel concedere il rigore. Berardi realizza dagli 11 metri.
Buona la direzione dell’arbitro genovese.
NAPOLI - GENOA (6-0): Arbitro Sacchi di Macerata (Lo Cicero – Rossi C.), IV° Fourneau, VAR: La Penna, AVAR: Giallatini.
Dopo la convincente vittoria al Tardini nella prima giornata, il Napoli si conferma con un sonante risultato tennistico al San Paolo contro un Genoa decisamente allo sbando che regala ben 3 reti comode ai partenopei.
Napoli si travolgente, ma rossoblù da rivedere. La gara interna con il Crotone vinta agevolmente alla prima stagionale dai liguri in casa, forse è stata solo un fuoco di paglia??
Una partita senza difficoltà per il direttore di gara marchigiano, anche se più volte esita fin troppo nel punire Biraschi e Koulibaly, che nel corso della gara meritavano ampiamente un provvedimento disciplinare che arriva solo nel finale di partita. Troppe chiacchiere e proteste con Sacchi.
VERONA - UDINESE (1-0): Arbitro Volpi di Arezzo (Cecconi – Robilotta M.), IV° Ros, VAR: Di Paolo, AVAR: Bindoni.
Esordio amaro per i friulani che, nonostante la sconfitta, escono a testa alta dal Bentegodi dopo una gara agonisticamente bella e divertente contro gli scaligeri di Juric. Traverse e facili conclusioni errate dei bianconeri fanno si che il Verona, con un po’ di fortuna che non guasta mai, si ritrovi in testa alla classifica insieme a Napoli e Milan, grazie anche allo 0 a 3 a tavolino del giudice sportivo dopo la partita contro la Roma.
Nulla da segnalare, se non la sufficiente direzione del direttore di gara aretino.
CROTONE - MILAN (0-2): Arbitro Pairetto di Nichelino (Galetto - Zingarelli), IV° Ayroldi, VAR: Mariani, AVAR: Costanzo.
Il Milan continua a fare risultato e non perde soprattutto dalla ripresa dopo il lockdown.
Vince e convince anche in terra calabra, nonostante l’assenza di Ibrahimovic causa positività Covid. Tuttavia non è stata una gara facile per i rossoneri che sbloccano la contesa solo al 2’ di recupero del primo tempo per un netto calcio di rigore decretato da Pairetto.
Rebic entra in area e viene affrontato da Marrone che lo sgambetta nettamente. I rossoblù protestano perché secondo loro il croato prima di subire fallo, ha controllato il pallone con un braccio, ma Mariani al VAR, dopo un silent check, conferma la regolarità dell’azione. Kessie realizza per i rossoneri.
ROMA - JUVENTUS (2-2): Arbitro Di Bello di Brindisi (Tegoni - Longo), IV° Abisso, VAR: Nasca, AVAR: Mondin.
Iniziamo dal direttore di gara, ottima la sua performance all’Olimpico, sia sul lato tecnico e su quello disciplinare.
La Roma si fa ipnotizzare da CR7, nonostante la convincente prova dei padroni di casa che meritavano decisamente di più. Le colpe? Sono solo da ricercare negli avanti giallorossi che hanno sprecato diverse occasioni, soprattutto con Dzeko, anche se bisogna sottolineare l’ottima prova del bosniaco.
Bianconeri piuttosto pesanti in campo, manca un centrocampista alla Pjanic e Pirlo lo sa. Il solo Ronaldo, grazie alla sua genialità, fa si che la Juventus non lasci all'Olimpico l’intera posta in palio.
31’: vantaggio della Roma su calcio di rigore decretato dal brindisino. Veretout dal limite dell’area juventina calcia in porta, Rabiot con il braccio destro alto e distaccato dal tronco intercetta la sfera. La volontarietà c’è tutta come il penalty e l’ammonizione del francese. Lo stesso Veretout batte l’estremo difensore dei campioni d’Italia, nonostante il polacco avesse intercettato il tiro.
43’: la Signora trova il pareggio con un’azione personale del portoghese che entra in area romanista e crossa, Pellegrini ci mette il braccio sinistro e anche questa volta Di Bello non sbaglia nel decretare il tiro dagli undici metri che lo stesso Ronaldo realizza di destro spiazzando Mirante.
62’: Rabiot si fa espellere per doppia ammonizione per un fallo inutile a centrocampo su Mkhitaryan che non sfugge al direttore di gara. Giusta la sanzione.