I ragazzi di Fonseca esultano in Bologna-Roma 1-5 (Profilo social Roma)

Lopez 6,5: al 2’ nega il gol a Barrow deviando l’assist di Palacio da difensore aggiunto. Incolpevole in occasione del momentaneo 1-3 del Bologna.

Ibanez 7: diligente, preciso ed elegante, dirige al meglio la retroguardia dei suoi.

Cristante 6: disattento, al 2’, nella copertura precauzionale su Barrow, libero di calciare a rete dopo l’uno-due con Palacio se non fosse per l’uscita provvidenziale di Lopez. Riporta il Bologna in partita, al 24’, con un autogol sfortunato sul cross senza pretese di Barrow.  

Kumbulla 6,5 : la fisicità non è mai una nota di poco conto nelle caratteristiche di un difensore. Se poi gli attaccanti avversari non sono in giornata l’albanese non può che andare a nozze. Dal 67’ Smallling 6,5: l’esperienza è la sola qualità mancante in una retroguardia mai messa sotto pressione dal Bologna e il difensore inglese è la giusta incarnazione della suddetta peculiarità.

Spinazzola 7: un motorino sulla fascia sinistra. L’attenzione in fase di copertura si trasforma in una corsa disarmante per i rivali durante i possessi offensivi giallorossi. Non è un caso che l’1-0 della Roma parta dal suo sinistro servito alla perfezione da Mkhitaryan. Al 15’ premia l’inserimento di Pellegrini con un assist geniale a tagliar fuori l’intera difesa rossoblù.

Villar 7: la danza spagnola è servita, sulla linea del centrocampo, grazie alle qualità del 22enne di Murcia. Non ha paura di prendere in mano le redini del gioco dei suoi e di disintegrare il pressing avversario con finte di corpo palla al piede e strappi fulminei. Alla faccia della giovane età.

Pellegrini 7,5: disegna filtranti di livello per i compagni del reparto avanzato. Il centrocampo è suo e le difficoltà degli avversari nella zona nevralgica del prato del Dall’Ara ne sono testimonianza. Il 3-0 è l’esatta traduzione delle qualità del classe ’96 della Nazionale, bravissimo nel ferire la retroguardia felsinea con un rapido inserimento senza palla e glaciale nel freddare Ravaglia sull’ottimo assist di Spinazzola.

Karsdorp 7: titolarissimo della Roma in campionato, risponde al meglio alla fiducia di Fonseca con una prestazione degna di nota. La volata sulla destra al 44’, già degna di nota di per sé, è ancor più meritevole di sottolineatura se si guarda alla lucidità nel confezionare l'assist per il 5-1 di Mkhitaryan.

Mkhitaryan 8: pedina indispensabile nella manovra offensiva della Roma, si intende alla perfezione con Spinazzola, permettendo al terzino italiano di incidere al meglio sulla gara del Dall’Ara. L’assist in verticale a memoria per Veretout in occasione del 4-1 giallorosso è una genialata che solo l’armeno può inventarsi prima ancora di trasformare in realtà. Per un calciatore con le sue qualità è decisamente un gioco da ragazzi battere Ravaglia per la quinta volta nel match al 44’, specie se in mancanza di marcatura nel cuore dell’area di rigore avversaria.

Veretout 7,5: timbra il poker della Roma dopo un inserimento premiato alla grande dal solito Mkhitaryan. Va bene l’assist dell’armeno, l’ennesimo in campionato, ma il controllo in corsa e la freddezza per battere il portiere avversario bisogna averli nelle corde e il centrocampista francese li ha. Aggiungete al condimento la quantità giusta per strappare la sfera agli avversari e il voto alla sua prestazione è servito. Dall’82’ Perez s.v.

Dzeko 7: basta la sua presenza in area di rigore per mettere sotto pressione gli avversari, come in occasione dell’1-0 in favore dei suoi realizzato da Poli nel tentativo di ripiegamento sul bosniaco sul cross rasoterra di Spinazzola. La firma del bosniaco sul raddoppio della Roma non può toglierla nessuno, neanche il povero Danilo, mandato a vuoto dall’attaccante dopo un movimento a rientrare antecedente alla conclusione chirurgica e imprendibile per Ravaglia. Spreca due occasioni ghiottissime nel primo tempo da ottima posizione e probabilmente è questa la vera novità. Dall’82’ Mayoral s.v.

Fonseca 7,5: disegna una Roma irresistibile nonostante l’assenza dal terreno di gioco per squalifica. Il calcio espresso dai suoi al Dall’Ara è l’esatta traduzione dell’idea di gioco dell’allenatore portoghese: compattezza tra i reparti, qualità tecnica a non finire, trame in verticale e pioggia di gol. Cosa pretendere di più?

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