La Fiorentina e l'eredità del Viola Park: chi era Joe Barone
Joe Barone si é spento a 57 anni ma lascia in eredità alla Fiorentina e ai suoi tifosi il Viola Park. Il primo centro sportivo di proprietà dei viola
Nel primo pomeriggio é arrivata la notizia che mestamente si attendeva ma che nessuno aveva voglia di sentire: la morte del direttore generale della Fiorentina Joe Barone. Colpito da un infarto nella giornata di domenica a due ore dal fischio di inizio della partita con l'Atalanta mentre si trovava in albergo, le sue condizioni sono apparse subito molto gravi. I tentativi di salvarlo con una operazione e il ricovero in terapia intensiva sono risultati inutili purtroppo.
Lascia in eredità non solo la sua competenza come dirigente e la voglia di riportare ad alti livelli la società viola insieme all'amico e collega Rocco Commisso, con cui ha collaborato fin dai suoi esordi come imprenditore nel mondo della finanza, per cui si é fatto volere bene dalla tifoseria ma soprattutto un esempio tangibile del suo impegno: Il Viola Park, il nuovo centro sportivo da oltre 100 milioni di euro di cui l'ex dirigente aveva curato tutte le fasi della costruzione, dall'acquisto del terreno dove sorge alla sua realizzazione.
L'uomo e l'imprenditore Joe Barone
Joe Barone nato come Giuseppe rappresenta la realizzazione del sogno americano, alla pari di Rocco Commisso. Originario di Pozzallo in Sicilia dove viene alla luce nel 1966, si trasferisce a New York con la famiglia all'età di 8 anni prendendo la residenza nel quartiere di Brooklyn. Nel 1989 si laurea in economia aziendale ed inizia la sua carriera presso alcune banche. In una di esse avviene l'incontro con l'attuale presidente della Fiorentina, a cui rimane legato fino all'ultimo dei suoi giorni.
Tra i due nasce una amicizia e un rapporto di fiducia, che vede Commisso coinvolgerlo in tutte le sue attività imprenditoriali. Prima gli affida ruoli dirigenziali nella società di cui é fondatore, la Mediacom, poi quando nel 2017 acquista la proprietà della squadra di calcio dei New York Cosmos lo vuole accanto a se come vicepresidente. Carica che ricopre fino al 2019, quando poi ha inizio l'avventura che lo porta in riva all'Arno e lo fa conoscere al calcio italiano.