Julen Lopetegui sulle misure anti-pandemia adottate dal governo spagnolo: "Sono triste e preoccupato. Mio figlio è a Madrid, lì la situazione è complicata" A sollevare il problema dell'intervento tardivo del governo spagnolo per contrastare il Covid-19 in terra ispanica è stato oggi Julen Lopetegui, ex-ct delle Furie Rosse e, attualmente, allenatore del Siviglia: "Le misure adottate non sono state sufficienti, anche se è complicato per chi deve prendere le decisioni. Ma avevamo un esempio molto chiaro in Italia, purtroppo lo abbiamo seguito troppo tardi" - ha evidenziato il tecnico basco, preoccupato e non poco per la gravosa situazione di alcune città come Madrid - Nella capitale sono morte persone che conosco, alle quali volevo molto bene. Sono triste e preoccupato. Mio figlio più grande è da solo a Madrid e la situazione si fa ogni giorno più complicata". Lopetegui ha concluso l'intervista (pubblicata sul sito ufficiale del Siviglia) con un commento personale sulle restrizioni apportate dal governo spagnolo, richiamando tutti al senso di responsabilità: "Stiamo vivendo questo momento così drammatico nel miglior modo possibile. Ci è toccata la cosa più semplice: restare a casa. La nostra responsabilità è stare qui e cercare di aiutare gli altri, soprattutto i più anziani".    
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