Buffon e il razzismo: "Chi sbaglia, è importante che sia in buona fede: nel calcio si cerca..."
Le parole di Buffon ai microfoni di Stasera c'è Cattelan, dove è stato ospitato a fine marzo pochi giorni dopo il caso Acerbi-Juan Jesus
Nelle ultime settimane ha tenuto banco il caso Acerbi-Juan Jesus, che ha decisamente fatto discutere anche per via della sentenza che ha assolto completamente il difensore nerazzurro. In ogni caso, ancora una volta il razzismo lascia strascichi pesanti e fastidiosi nel nostro calcio. A parlare del tema è stato Gianluigi Buffon, ex portiere di Juventus e Nazionale, ai microfoni di Stasera c'è Cattelan.
Buffon sottolinea: “Il percorso per battere il razzismo è lungo, ogni tanto c'è qualche polemica”
Ospite di Alessandro Cattelan su Rai Due, Buffon si è espresso così sul tema razzismo: “Lo stadio viene un po’ considerato un porto franco in cui ognuno può sfogare le proprie frustrazioni, il che è molto particolare. Il percorso per battere il razzismo è lungo ma è partito da parecchio tempo e qualche risultato positivo si è visto. Ogni tanto si ricade in qualche errore e polemica”.
Buffon puntualizza: “Se sbagli, devi essere in buona fede: altrimenti è grave”
Così ha continuato Gigi Buffon ai microfoni di Stasera c'è Cattelan: “L’importante è che se si sbaglia lo si faccia in buona fede e senza voler realmente ferire qualcuno perché a quel punto sarebbe molto grave. In linea di massima negli stadi e in molti ambiti sportivi dove c’è competizione si cerca di destabilizzare l’avversario e renderlo più ‘nudo’, colpendolo in un nervo scoperto. Questa è una sorta di scorrettezza perché nello sport dovrebbe vincere chi è migliore, non chi adopera dei mezzucci per crearsi dei vantaggi”.
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