Paulo Futre è stato uno tra i talenti più cristallini del calcio portoghese, in Italia ha vestito le maglie di Reggiana e del Milan, mentre in patria ha giocato sia per il Porto che per il Benfica. Ha dato il suo parere in un'intervista alla Gazzetta dello Sport sui tabelloni di Champions League e ricordato i suoi anni al Milan, dopo un calvario di infortuni, azzardando il suo potenziale:

“Tra Champions ed Europa League sono quarti apertissimi. Tifo sempre le squadre della mia nazione, a maggior ragione questa volta: come milanista “gufo” Inter e Juve… San Siro è leggenda, ma anche il Da Luz lo è: l’eliminatoria va vista come una finale unica, da 180′, da brividi. E chi riuscirà ad andare avanti può puntare dritto alla Coppa, a prescindere dalle big dell’altro lato del tabellone. Ovviamente vorrei una semifinale Benfica-Milan, perché mi sento rossonero nonostante tutto. Come dice il mio amico presidente del Benfica, se fossi arrivato a Milanello a 20 anni, e non quasi a 30, avrei vinto almeno un Pallone d’Oro. Rui Costa mi vuole molto bene, ma penso abbia ragione”

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