Zuliani tuona: "Caso Pogba, basta nominare la parolina magica 'un giocatore della Juve' e il mondo si surriscalda. L'avvocato Grassani..."
Claudio Zuliani commenta il caso Pogba e della situazione della Juventus durante la sosta Nazionale
Claudio Zuliani su TuttoJuve fa il punto della situazione in casa Juventus dopo nell'ultimo contro anti-doping, Pogba è risultato positivo al testosterone:
“Non una settimana tranquilla per la Juventus quella della sosta nazionale ma oramai siamo abituati, altrimenti ci annoiamo. Quello a cui non riusciamo mai ad abituarci invece è il racconto che si fa se il problema riguarda il mondo Juve o se invece riguarda tutte le altre squadre. Esce la notizia che Pogba è sospeso in via cautelativa perché trovato positivo al testosterone dopo Udinese-Juventus e riempie subito le prime pagine dei giornali. Quelli sportivi direte voi. Non solo quelli, anche tutte le testate politiche. Secondo voi Palomino è finito sulle prime pagine di tutti i giornali? Non vi devo nemmeno rispondere. Aggiungo il garantismo che ci dovrebbe contraddistinguere in tutti i casi. Non hanno ancora fatto le controanalisi e siamo soltanto all’inizio di un eventuale procedimento e siamo già al titolo “è doping”. Naturalmente flop, carriera finita e incubo. Non è servito il caso Palomino che ha portato ad una assoluzione finale. A già, era un giocatore dell’Atalanta mica dell’odiata Juve e quindi chi se ne frega. Si arriva addirittura alle dichiarazioni di un avvocato (Grassani) che ci spiega “se sarà confermata la positività senza una volontà intenzionale, la sanzione potrebbe essere vicina ai quattro anni.” Meno male che facciamo gli avvocati, con la cravatta colorata però. Il rischio di quattro anni lo correrebbe se fosse accertata l’intenzionalità. Senza una volontà il rischio sarebbe notevolmente minore. E poi, immancabili gli odiatori seriali che scrivono fesserie tipo che se Pogba avesse accettato di ridursi l’ingaggio, forse non sarebbe spuntato improvvisamente il nandrolone. Come a sottolineare che sia stata la società a mettere la sostanza nelle urine di Paul per rescindergli il contratto. Ma siamo impazziti? Basta nominare la parolina magica: un giocatore della Juve. Ecco che il mondo si surriscalda e partono le truppe cammellate dell’infangamento collettivo. Chiudiamo con i soliti noti. Quelli del “guarda caso ci sono sempre lori quando ci sono delle nefandezze”. In effetti ci siamo sempre noi come nel caso squalifica di Kallon , guarda caso dopo Udinese-Inter. Per la cronaca si prese 8 mesi di squalifica , poi ridotti!”