Nuove dichiarazioni di Diletta Leotta, conduttrice DAZN, che è tornata a parlare della sua adolescenza in esclusiva a Grazia: "Si sente cafona con abiti attillati? Ma no, da un certo punto di vista è vero, però la moda propone tantissimi abiti provocanti, non credo di essere l’unica a vestire così. E poi non è solo una questione di vestiti. Io mi sono resa conto che i ragazzi si interessavano a me quando ancora ero a scuola. Ricordo che, in seconda o terza liceo, una professoressa mi fece una nota sul registro perché distraevo la classe. Avevo i leggings e la felpa, cosa che tra l’altro era obbligatoria perché quel giorno avevamo Educazione fisica. Per fortuna poi è intervenuto mio padre per difendermi dall’accusa".

La Leotta ha poi aggiunto:"Se hai un certo tipo di fisico basta poco per attirare l’attenzione, e anche per essere schernita dagli uomini, però l’ho sempre vissuta con grande sportività. Non avere solidarietà da parte di una donna, di una professoressa, è stato molto deludente. Ho sofferto meno per gli attacchi di Paola Ferrari, e non ho mai reagito, forse appunto perché a quel punto avevo fatto il callo a queste critiche ingiuste. Devo poi dire che alla fine se sei serena con te stessa, circondata da persone che ti rassicurano, e hai una famiglia che ti ama e protegge, pensi che sono solo commenti e ti consoli". Ha concluso la Leotta.

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