Chirico attacca: "Inter e Roma, pronte plusvalenze gonfiate. Non è reato, non si chiamano Juventus..."
In un editoriale su Calciomercato.com, il giornalista sportivo Marcello Chirico ci è andato giù pesante dopo la penalizzazione della Juventus per l'inchiesta plusvalenze
In un articolo su Calciomercato.com, Marcello Chirico è ritornato sull'argomento plusvalenze, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe dopo la penalizzazione della Juventus:
“Sono finiti i tempi in cui i dirigenti venivano addirittura lodati sui giornali per la capacità di riuscire a produrre più plusvalenze degli altri e ,grazie a queste, mettere a posto i bilanci. Adesso, se ne fai troppe, rischi il linciaggio e la gogna pubblica. Attenzione: sempre e solo se ti chiami Juventus. Perché tutti i club continueranno ad usare le plusvalenze ed a ricevere i complimenti, se saranno stati bravi a ipervalutare i propri giocatori incassando belle sommette.
Per esempio, quanto potrebbe chiedere l’Inter per il 26enne Onana? Soprattutto sapendo che , avendolo preso a parametro zero, tutto quello che incasserà dalla sua possibile (non certa) cessione rappresenterà appunto una cospicua plusvalenza per il club. Cinquanta, 70, 100 milioni? È una valutazione corretta? Chiedetelo al procuratore federale Chiné, che ancora non si è espresso – dopo mesi d’indagine - sulle modalità d’acquisto di Osimhen da parte del Napoli: 50 milioni + Karnezis e tre ragazzini delle giovanili (mai andati al Lille) per una valore complessivo di altri 30 milioni".
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E che dire della A.S. Roma, obbligata a mettere a posto i conti entro la fine di giugno e che , inevitabilmente, dovrà ricorrere all’uso delle plusvalenze. Gliene serviranno almeno una trentina di milioni per aggiustare il bilancio stagionale. Chi venderà, e a quali cifre? Componenti della rosa della prima squadra, o farà la cresta su giovani della Primavera?.
Gonfiare i cartellini dei giovani calciatori è prassi diffusa, con la complicità e l’accondiscendenza delle società che li acquistano, in cambio poi di altri favori. Le cosiddette partnership, diventate reato solo se le crea la Juventus".