Jacobs - La Repubblica
 

La vittoria di Marcell Jacobs alle ultime Olimpiadi di Tokyo, è stata senza ombra di dubbio la più emozionante. L'atleta italiano nato in Texas ha battuto la concorrenza a stelle e strisce, la quale non ha mai digerito tale sconfitta. Infatti, sia i media inglesi che americani hanno sempre messo in dubbio Jacobs, mettendolo in mezzo a vicende di doping mai rilevate. Durante un'intervista a Repubblica, il campione italiano ha voluto mettere a tacere i media americani e inglesi con le seguenti parole: 
 

"Sconosciuto negli USA? Sono tutte bugie, sapevano bene chi fossi. Stanno solo rosicando, gli dà fastidio che non abbia vinto un loro atleta. Non è vero che non mi conoscevano, lo stesso Fred Kerley (l’americano medaglia d’argento, ndr) che ha dichiarato di non sapere chi fossi, a maggio aveva visto un video di una mia partenza che gli avevo mandato, siamo amici sui social, e sa cosa mi ha scritto? “Se parti così fa 9”80“. Esattamente il tempo che ho fatto nella finale di Tokyo". 

Alla domanda 'se fosse stato americano, lo avrebbero accusato?' (doping ndr), il campione olimpico ha risposto: "Assolutamente no. C’è sangue americano che scorre nel mio corpo ma io sono cresciuto solo in Italia, l’Italia è quella che avrei scelto sin dall’inizio. Negli Stati Uniti non so se andrei mai ad abitare".

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