La Juventus di Luigi Del Neri è stata una delle peggiori della storia bianconera. Quando qualcosa va male, alla mente dei tifosi torna sempre il ricordo di quella squadra allo sbando.

L'ex mister è stato intervistato dal Messaggero Veneto rilasciando dichiarazioni sincere riguardo la Juve di Thiago Motta.

Del Neri, la Juve di Motta e il paragone con la sua

Ecco le parole di Del Neri:

Se mi danno fastidio i paragoni con la mia Juve? No, anche perché le analisi non sono sempre veritiere. La mia era una squadra in evoluzione, doveva essere un anno di transizione e comunque non ci furono gli investimenti fatti nella scorsa estate. 

Noi prima degli infortuni di Quagliarella e Iaquinta eravamo terzi in classifica. Poi qualcosa sbagliammo, questo è indiscutibile.

Le parole sulla stagione di Motta

Alla Juve devi giocare sempre per vincere non importa dove, come e quando. Il calcio di Motta è quello di un progetto a lungo termine, fatto sulla cultura del fraseggio, ma Torino non è Bologna, in Emilia danno il tempo di sbagliare ad allenatore e giocatori, alla Juventus no.

Thiago Motta
Thiago Motta (ph. Image Sport)

Il mercato della Juventus

Nel corso dell'intervista ha risposto ad una domanda riguardo il mercato:

Koopmeiners? Non hanno trovato un ruolo chiaro e definitivo. Cambiano spesso posizione e questo li ha mandati in confusione. Quello di far cambiare posizione ai propri calciatori fa parte della filosofia di Motta che non mi trova molto d'accordo.

Sulla mancanza di juventinità…

Beh, in effetti non ci sono giocatori di lungo corso che possono trasmettere questo senso di appartenenza che è un concetto determinante. Io avevo Del Piero e Marchisio e poi Buffon

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