Panucci: "Capello uomo vero, mi ha voluto ovunque. Cassano? Meglio non spendere parole per lui"
Panucci e Don Fabio si lasciarono male dopo l'esperienza con la Nazionale russa, ma adesso sembra essere tornato il sereno
Della serie "c'eravamo tanto odiati". Christian Panucci e Fabio Capello si erano resi protagonisti anni fa di un acceso scontro per via del comportamento di Don Fabio quando quest'ultimo sedeva sulla panchina della Russia. All'epoca, Panucci era il suo vice e proprio l'ex difensore della Roma criticò duramente il comportamento di Capello nei confronti dello staff di cui disponeva il tecnico che fu trattato ingiustamente a detta di Panucci, il quale definì il comportamento dell'allenatore come "vergognoso".
Intervistato da Radio Due, Panucci ha speso parole al miele questa volta nei confornti del suo ex tecnico nella Roma, a testimonianza della pace fatta tra i due:
"Capello? Mi ha portato ovunque. Ma perché sono stato una persona vera, come del resto era lui. Non amava i ruffiani. Io e lui abbiamo avuto dei confronti, ma sempre molto leali. C'è sempre stato un rapporto particolare, ma è uno che non ti regala niente".
Poi una stoccata al suo ex compagno di squadra nella Roma, Antonio Cassano: "Preferisco non spendere parole per lui, sarebbe un discorso troppo lungo".
ROMA - "Io sono completamente innamorato di Roma, effettivamente c'è una pressione delle radio notevole, sanno tutti tutto, la gente è parte in causa, le radio hanno un peso notevole, si è vinto poco anche perché da altre parti ci sono squadre forti, ma la Roma, come la Lazio, rimane una squadra importante del campionato italiano. Io comunque ho vinto due Coppe Italia e una Supercoppa".
REAL MADRID - "Avevo vinto tutto al Milan, venne il presidente Sanz a prendermi e mi disse che sì, avevo vinto tanto, ma che il Real Madrid era un altro mondo. Ed in effetti è così. E' l'Hollywood del calcio, giochi al Bernabeu, non puoi mai calciare la palla lunga, quella maglia ha un peso mondiale".