Inter, missione ottavi di Champions: il passato è di buon auspicio?
Dopo il successo di Praga, la squadra di Conte si gioca tutto negli ultimi 90'. I nerazzurri, a quota 7 nel girone F, passano il turno sicuramente con una vittoria, ma ottavi possibili anche con 8 o addirittura 7 punti. Viaggio nei precedenti: quante volte è già successo?Sfogliando il grande libro Citazioni e frasi fatte sul mondo del pallone, tra un "Le partite durano 90' più recupero" e un "Ci aspettano tutte finali", troverete sicuramente anche "Il calcio sa sempre regalare una seconda opportunità": fotografia perfetta del pensiero che ronza nella testa dei tifosi dell'Inter dalle 23 circa di mercoledì scorso. Il 3-1 degli uomini di Conte sul campo dello Slavia Praga, infatti, ha rimesso i nerazzurri in una condizione molto simile a quella vissuta nella passata Champions League: la classifica del gruppo F vede Inter e Borussia Dortmund appaiate al secondo posto a quota 7, ma Handanovic e soci godono del vantaggio negli scontri diretti (vittoria 2-0 in casa e k.o. in Germania per 3-2). Con una giornata da giocare, il discorso qualificazione è apertissimo.PSV DA INCUBO - Per approdare agli ottavi basterebbe non fallire l'appuntamento con gli ultimi 90', a Milano contro il Barcellona, con i catalani ormai certi del primato nel raggruppamento. Tuttavia, i tifosi interisti sanno bene che la questione è tutt'altro che scontata, visto quello che è successo un anno fa: a San Siro, la squadra allora allenata da Spalletti regala al Tottenham (poi finalista) il pass per la fase a eliminazione diretta, facendosi fermare sull'1-1 da un PSV già fuori dai giochi. Troppo pochi gli 8 punti racimolati, gli stessi degli Spurs che però volano agli ottavi per il vantaggio negli scontri diretti. Vantaggio che, a questo giro, è appannaggio dell'Inter. Ecco perché, paradossalmente, di punti potrebbero bastarne anche meno di un anno fa: 8 o addirittura 7 (in caso di risultato identico maturato in Inter-Barcellona e Borussia-Slavia), mentre con 10 la qualificazione sarebbe certa. E qui sorge la curiosità, che diventa prezioso spunto per lo sviluppo del pezzo che state leggendo: quante volte l'Inter ha raggiunto gli ottavi di Champions dopo aver raccolto 7, 8 o 10 punti?UNA VOLTA A 8 PUNTI - La premessa è d'obbligo: l'analisi abbraccia tutte le edizioni della Champions League a partire dalla stagione 2003/04, che ha sancito la nascita della formula del torneo ancora oggi utilizzata. La prima considerazione è di quelle forti: passare con 7 punti (k.o. dell'Inter col Barça e contemporanea debacle del Dortmund con lo Slavia) rappresenterebbe una prima "storica" per i nerazzurri, ma sarebbe meglio evitare visti tutti i rischi e le preoccupazioni che tale ipotesi comporterebbe. In caso di pareggio, invece, i ragazzi di Conte salirebbero a quota 8 punti, un bottino che ha significato qualificazione solo in uno dei 3 precedenti. Si tratta della stagione 2008/09 (la prima del biennio targato Josè Mourinho), Inter qualificata col brivido: 2° posto dietro al Panathinaikos, nonostante due sconfitte nelle ultime due partite. Gran parte del (de)merito va attribuito al Werder Brema, terzo per via dei soli 2 punti raccolti contro i non irresistibili ciprioti dell'Anorthosis Famagosta. 8 punti non sono invece bastati ai nerazzurri, sempre a causa dello svantaggio negli scontri diretti, sia nel 2003/04 (avanti la Lokomotiv Mosca) sia lo scorso anno, come accennato in precedenza.10 PUNTI, UNA CERTEZZA - Battendo Messi e compagni il prossimo 10 dicembre, l'Inter sarebbe sicura del passaggio del turno grazie ai 10 punti messi in cascina. E i precedenti, in tal senso, parlano chiaro: tutte le volte in cui il club meneghino è andato in doppia cifra di punti ha poi sempre ottenuto l'accesso al turno a eliminazione diretta. È successo nelle stagioni 2006/07, 2010/11 e 2011/12. In quest'ultimo caso, i nerazzurri riuscirono addirittura a centrare il primo posto nel proprio raggruppamento, nonostante il clamoroso k.o. rimediato nella partita di esordio del gruppo B: il 14 settembre 2011, il Trabzonspor sbanca San Siro grazie al gol di Celustka, di professione terzino destro. Quella sconfitta fu una delle cause che, di lì a poco, avrebbero portato alla fine della breve era Gasperini e all'arrivo di Ranieri sulla panchina nerazzurra. A proposito di Ranieri, non possiamo esimerci dall'offrirvi un'altra pillola statistica: il tecnico romano, attualmente alla guida della Sampdoria, è stato infatti l'ultimo capace di condurre l'Inter agli ottavi di finale.9 PUNTI, DOLCE RICORDO - Prima di chiudere - momentaneamente - il capitolo legato ai corsi e ricorsi storici, occorre soffermarsi su un dato che forse non tutti ricordano. Un dato dolcissimo per tutti i palati nerazzurri: c'è stata un'occasione, in questi 16 anni, in cui l'Inter ha strappato il secondo posto in un girone comandato dal Barcellona. Per farlo sono serviti (o bastati, fate voi) tre pareggi consecutivi nelle prime tre partite, una rimonta al cardiopalma a Kiev dopo l'iniziale gol di un certo Shevchenko, e un 2-0 sul Rubin Kazan impreziosito dalla punizione-bomba di un giovane Balotelli. Avete capito di che stagione parliamo, vero? Ovviamente di quella 2009/10, del Triplete firmato Mourinho. Una stagione decisamente trionfale, che assume però dei contorni epici: fino al minuto 85' della quarta giornata, quella appunto di Kiev, l'Inter era ultima nel girone F e praticamente spacciata.
Arrivati a questo punto, è ora di concentrarsi nuovamente sul campionato e di riporre in libreria il grande libro Citazioni e frasi fatte sul mondo del pallone. Ma il 10 dicembre è lì, ormai alle porte. E quella sera, la tematica legata ai libri tornerà prepotentemente d'attualità: l'Inter proverà, in ogni modo e con tutte le proprie forze, a scrivere il lieto fine per la storia della suo cammino in Champions League.
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