Afghanistan, i talebani decapitano una pallavolista: non voleva abbandonare lo sport
Una giovane atleta è stata uccisa dai talebani perchè si rifiutava di abbandonare la pallavolo: le compagne vivono nel terrore
Talebani controllano l'Afghanistan (ph corriere del Ticino)
Orrore in Afghanistan: una giovane atleta della Nazionale di pallavolo, Mahjubin Hakimi, sarebbe stata brutalmente decapitata dai talebani a Kabul. La famiglia della 18enne, uccisa perchè non voleva abbandonare lo sport, sarebbe stata minacciata di ritorsione da parte degli stessi talebani mentre le compagne vivono nel terrore e in rigoroso silenzio. A far luce sulla notizia è uno degli allenatori della ragazza, il quale ha raccontato dell'omicidio all'Indipendent Persian:
“Qualche mese fa, una sua compagna di squadra mi aveva rivolto un appello disperato. Mi uccideranno come hanno fatto con Mahjubin, l'hanno massacrata come un animale”.
E ancora:
“Tutte le giocatrici sono state costrette ad allontanarsi e ad andare a vivere in altri posti per non essere trovate. I tentativi di ottenere l'aiuto di organizzazioni internazionali e altri paesi per lasciare l'Afghanistan finora non ha avuto successo”.
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