Romelu Lukaku vuole rilanciare il Napoli. L'attaccante, fortemente voluto da Conte, ha iniziato bene la sua nuova avventura e non intende certo fermarsi. La strada è lunga, nessuno lo dice apertamente, tecnico in primis, ma l'obiettivo è quello dello scudetto. Nei giorni scorsi l'ex Roma e Inter è intervenuto in un podcast belga, affrontando diversi temi: dalla Nazionale al Napoli, passando anche per un retroscena ai tempi dell'Inter di Conte. Di seguito gli spunti più salienti della sua chiacchierata. 

Lukaku rifiuta la Nazionale: separazione o pausa di riflessione?

Lukaku ha potuto usufruire di qualche giorno di riposo, avendo scelto di non rispondere alla chiamata della Nazionale per recuperare la forma migliore. Un chiaro segno della volontà di fare bene col Napoli, opposto però alle diverse critiche ricevute in patria per questa decisione. Incalzato sul tema, Romelu ha spiegato diverse questioni, tenendo aperte le porte per un futuro con i Diavoli Rossi. 

Sul suo presente e futuro con il Belgio:

Spero di riscoprire la passione di giocare per la nazionale. Voglio tornare con buone sensazioni ed essere un leader, ma non posso essere felice se non vinciamo. I giovani hanno fatto strada ma manca la mentalità vincente. Posso insegnarli questo.

Riguardo al CT Tedesco invece, l'ex Chelsea afferma:

Volevo fermarmi dopo il suo arrivo, poi mi ha chiamato dicendomi che aveva bisogno di me. Ho deciso di andare ma dopo Svezia e Germania avevo ancora dubbi.

Sullo scottante caso Courtois invece:

La Federazione doveva gestire meglio la situazione perché non doveva permettere domande in conferenza. Il tecnico ha deciso di rispondere e ora la faccenda va avanti. In altri Paesi questo non accade.

La delusione del Qatar e le sue ripercussioni:

Ho pianto ogni giorno per settimane. La prima volta in 29 anni che il calcio mi segna così tanto. Henry mi chiamava tre volte al giorno, non avevo energie. Mia moglie e i figli erano a Milano. Volevo stare da solo, ne avevo bisogno.

Lukaku e quel consiglio di Conte riguardo Lautaro Martinez

Nel proseguo del suo intervento, Lukaku non poteva non affrontare il discorso “Conte”: da qui è emerso un retroscena piuttosto curioso che ha tirato in ballo anche l'ex “fratello" Lautaro Martinez

Il racconto del numero 9 azzurro sulla questione:

Conte mi disse in faccia: “Ascoltami, nel mio sistema di gioco non puoi tenere troppo il pallone, devi ridarlo subito indietro. Non devi giocare come Lautaro”. Da quel momento sapevamo che dovevamo passarci il pallone e che le sue caratteristiche combaciavano con le mie. Ora succede la stessa cosa con Kvaratskhelia. Questo è il potere di Conte: crea un rapporto stretto fra i giocatori. Si vede anche con McTominay

Antonio Conte e Romelu Lukaku
Antonio Conte e Romelu Lukaku ai tempi dell'Inter (ph. Image Sport)

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