Ivan Zazzaroni, il direttore del Corriere dello Sport, ha commentato la recente sconfitta del Milan, mettendo in luce le circostanze sfavorevoli che hanno contribuito a compromettere il passaggio agli ottavi di Pioli. 

Milan-Borussia Dortmund, l'analisi di Zazzaroni

Secondo Zazzaroni, la mancanza di giocatori chiave come Leão e Okafor, unita alle assenze in difesa di Kalulu, Kjaer e Pellegrino, ha reso difficile affrontare la partita. L'infortunio anche di Thiaw, sostituibile solo con un centrocampista come Krunic, ha ulteriormente complicato le cose. Zazzaroni sottolinea le responsabilità di Maignan su due dei tre gol subiti e il rigore sbagliato da Giroud nei primi minuti, evidenziando come queste situazioni abbiano contribuito alla sfortunata serata del Milan.

“Doveva andare così. Non c’è altra spiegazione. Quando sei costretto ad affrontare la partita della svolta senza Leão, né Okafor; quando a una difesa strutturalmente incompleta vengono a mancare prima Kalulu e Kjaer, oltre a Pellegrino (...), e dopo una cinquantina di minuti anche Thiaw, che puoi sostituire soltanto con un centrocampista (Krunic); quando Maignan il fenomeno ha evidenti responsabilità su due gol su tre e Giroud, un autentico specialista, sbaglia il rigore nei primi minuti; beh, quando gira così puoi andare a farti benedire anche se ti chiami Diavolo. E probabilmente una benedizione fatta bene potrebbe non bastarti”.

Il direttore del Corriere dello Sport aggiunge che la "collana delle sfighe" del Milan si è completata con il pareggio del Newcastle a Parigi, imponendo agli anglo-sauditi di vincere sul proprio campo.

“La collana delle sfighe è infatti completabile col pari del Newcastle a Parigi che impone agli anglo-sauditi di batterti sul proprio campo. Ma non è tutto: se per caso riuscissi a vincere in Inghilterra e il Psg prendesse un punto a Dortmund col Borussia già qualificato, saresti ugualmente fuori per la differenza reti nei confronti diretti. Olé”.

Zazzaroni ha poi concluso: "Una stagione costruita a colpi di bizzarrie, questa milanista: dall’improvvisa chiusura del rapporto con Maldini e Massara al movimentatissimo mercato by Moncada; dall’assenza di un diesse di ruolo all’insistita invocazione del rientro di Ibra; dalla demenziale litania Pioli in Pioli out a un girone di Champions il cui unico acuto è al momento rappresentato dal successo sul Paris Saint-Germain di Mbappé".

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