Cristiano Ronaldo abbatte di testa un buon Milan. I rossoneri, dopo aver perso Kessie (rosso per fallo su Can) al 73', perdono anche la Supercoppa italianaNel pomeriggio del mercoledì, al King Abdullah Sports City Stadium di Gedda, Milan e Juventus sono chiamate al primo grande appuntamento del 2019: la finale di Supercoppa italiana. Dopo un pre-partita sicuramente scombussolato, in casa rossonera, per via del forfait di Gonzalo Higuain causa febbre, Gennaro Gattuso schiera, a fonte della corazzata di Massimiliano Allegri, il 4-3-3 già apprezzato, in Coppa Italia, contro la Sampdoria, con le sole esclusioni di Reina, Abate e Higuain in favore delle presenze, in campo, di Donnarumma, Calabria e Cutrone. Dall’altra parte, i bianconeri si dispongono con il migliore undici possibile: se Alex Sandro, Chiellini, Bonucci e Cancelo devono difendere la porta presidiata da Szczesny, Pjanic, Bentancur e Matuidi sono il raccordo tra la retroguardia e un attacco formato da Douglas Costa, Dybala e Ronaldo. Pronti-via! Dopo 8 minuti di studio reciproco da parte dei due team, il primo squillo è di colore rossonero. Calhanoglu, infatti, è bravo ad inserirsi sul cross teso di Cutrone, ma la conclusione di testa, in corsa, non è di certo delle migliori. La risposta juventina non si fa attendere: al 17’, infatti, Douglas Costa è il solito flash nell’accentrarsi e servire Cancelo sulla percussione, ma il terzino portoghese non è fortunato nel trovare l’angolo opposto con un diagonale destro rasoterra che esce per questione di centimetri. Al 21’, Calhanoglu apre il taccuino di Banti per una scivolata pericolosa sullo stesso numero 20 bianconero. Tre giri d’orologio più tardi, è Bakayoko ad avere sul sinistro la palla dell’1-0 dopo una brutta lettura di Szczesny sull’angolo battuto da Calhanoglu; il francese, però, non è rapido nel concludere a rete, probabilmente sorpreso dall’errore del portiere avversario. Tra il 26’ e il 31’ sono ben due gli errori individuali della Juventus: se Alex Sandro si fa ammonire prima per un brutto fallo da dietro su Castillejo, peggio fa Costa, in fase di ripartenza, preferendo Ronaldo a Dybala per far male ai rivali in un potenziale tre contro due in favore della Vecchia Signora. Al 43', CR7 quasi fa venire giù lo stadio con una pregevole sforbiciata aerea sul preciso cross di Costa dalla sinistra - la sfera, schiacciata sul terreno di gioco, esce alta sulla traversa -. Due minuti dopo, Szczesny è bravissimo nel parare a terra l’insidioso tentativo di Calhanoglu. Sul finire del primo tempo, inoltre, sale a quattro il numero degli ammoniti totali del match: Pjanic e Castillejo, raggiungono, infatti, Calhanoglu e Alex Sandro sul taccuino dei cattivi di Banti. Nella ripresa, il ritmo blando del gioco da parte di ambo le squadre viene funestato al 48’ dalla grande girata di sinistro di Cutrone, ottimo come sempre nel senso della posizione e preciso nel centrare la traversa a Szczesny battuto. Al 61’ sale in cattedra chi è un fenomeno a decidere le finali: Cristiano Ronaldo, infatti, viene premiato da Pjanic su un rapido movimento da vera e propria prima punta. Per l’ex-Real è un gioco da ragazzi completare l’opera con un colpo di testa che batte un poco reattivo Donnarumma e che porta in vantaggio la Juventus. Gattuso corre ai riparti al 71’ disponendo l’entrata di Higuain e Borini al posto di Castillejo e Paqueta. Il tecnico del Diavolo, tuttavia, non può immaginare di restare in dieci dopo appena tre minuti dalle sostituzioni decise: al 74’, Franck Kessié entra in maniera pericolosa e volontaria su Emre Can (in campo dal 65' al posto di Pjanic). Per Banti, è rosso diretto! Recuperare un match in inferiorità numerica contro i campioni d’Italia in carica diventa, di conseguenza, difficilissimo per il Milan che, tuttavia, all’86’, si vede negare un rigore apparentemente evidente dal direttore di gara. Andrea Conti, subentrato al 79’ a Cutrone, si vede atterrare in area da Can. Banti non ha bisogno neanche di rivedere col supporto del Var un’azione reputata regolare. I seguenti nervosismo di Gattuso e co., le sostituzioni di Bentancur e Costa con Bernardeschi e Khedira e i gialli assegnati a Calabria, Rodriguez e Dybala chiudono una finale equilibrata ma segnata dalla firma del campione. La Juventus batte il Milan di misura e lo supera nell’albo d’oro delle Supercoppe italiane conquistate, ben otto.
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