Filippo Inzaghi, frecciata a Tonali: "Dopo il 2007 tante squadre arrivarono dall'America, ma ai soldi ho preferito..."
L'ex bomber rossonero e attuale allenatore della Reggina, a Radio 24 ha parlato dell'imminente cessione del centrocampista, lanciandogli una stoccata
L'ex bomber e attualmente allenatore della Reggina, Filippo Inzaghi, oggi pomeriggio è intervenuto alla trasmissione radiofonica “Tutti convocati” in onda su Radio 24, dove oltre a parlare del fratello Simone, che in questa stagione ha vinto Supercoppa italiana e Coppa Italia con l'Inter e di Zlatan Ibrahimovic, ritiratosi ufficialmente, ha voluto lanciare una frecciata a Sandro Tonali, in procinto di passare al Newcastle, ma anche al tecnico Massimiliano Allegri. Di seguito riportiamo le sue parole.
Filippo Inzaghi, le sue parole a Radio 24
SIMONE INZAGHI: “Ha dimostrato di essere diventato un fuoriclasse, al di là del campo, per come ha gestito le critiche ingiuste, alcune fatte ad arte. Ha fatto 5 finali in due anni all'Inter, al di là che in campionato poteva fare meglio, così come tutte le altre. Ancelotti l'ho avuto per più di 10 anni. Perchè entra nel cuore di tutti Carlo? Perchè è sincero. Se deve dirti una cosa, anche negativa, te la dice in faccia. Cerco di fare anche io così con i miei calciatori, poi ognuno ha il proprio carattere”.
IBRAHIMOVIC: “Ho parlato con Ibrahimovic dopo il ritiro. E' difficile per noi rendersi conto che stia finendo qualcosa di magico. Mi mette i brividi vedere l'affetto della gente nei miei confronti nonostante io abbia smesso da tanti anni. E' cambiato il rapporto con i giornalisti. Voi scrivevate, a volte era anche giusto criticarci, ma c'era grande rispetto. Queste cose son venute un po' meno nell'epoca dei social”.
TONALI: "Quando si perde un talento italiano per l'estero è sempre un dispiacere e mi dispiacerebbe da milanista. Poi Tonali era uno con la faccia da capitano del Milan per i prossimi 10 anni. Io ci credo ancora, credo ancora che possa esistere un calcio delle bandiere. Anche io dopo il 2007 e quei 5 gol nelle tre finali, tante squadre arrivarono dall'America, ma io ho preferito l'amore della gente ai soldi".
ALLEGRI: “Lì il discorso sarebbe più ampio da fare, non mi va di tornarci. Io volevo andare avanti e cercare di dare una mano al Milan, che stava perdendo campioni. La mancanza di rispetto nei miei confronti è stata negli anni, quindi non potevo averne io”.
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