Giua non in grado di sostenere il livello della Serie A: a Parma decretati tre “rigorini”
Nelle sei gare della 35esima giornata giocate mercoledì, l’unico insufficiente è stato Antonio Giua della sezione di Olbia
Prima di analizzare le sei altre sei partite della trentacinquesima giornata giocate ieri, vorrei abbracciare fortemente Marco Di Bello l’arbitro brindisino è stato colpito da un grave lutto in famiglia, la perdita della sorella e il VAR GONFIATO, come tutta la redazione del Pallone Gonfiato, si stringe alla grave mancanza. Le nostre più sentite condoglianze.
Penso che nel calciomercato della prossima stagione, ci sarà una ricerca di calciatori bravissimi senza braccia perché questo è lo stato delle cose dovuto all’ignoranza di chi ha tradotto a suo vantaggio il pensiero IFAB.
Perdonatemi la battuta sarcastica ma questo è ormai il calcio del futuro, se calcio possiamo ancora chiamarlo.
PARMA - NAPOLI (2-1): Arbitro Giua di Olbia (Colarossi - Affatato), IV° Marinelli, VAR: Massa, AVAR: Passeri.
Al Tardini sotto un caldo afoso, si affrontano due compagini che hanno poco da dire a questo campionato e che attendono ormai il meritato riposo estivo nonostante sarà breve.
Il Parma con la voglia di riscattare le pessime prestazioni delle ultime giornate, solo un punto in 7 gare, Napoli che non è a mille e dopo la conquista della Coppa Italia diciamo che ha un po’ mollato.
I ducali vincono grazie a due calci di “rigorini” concessi dal sempre più mediocre arbitro sardo. Al 1° minuto di recupero del primo tempo, Grassi entra in area azzurra e si incrocia a Mario Ruiz con il primo che improvvisamente stramazza a terra dopo essere stato sfiorato dal portoghese. Giua non è lontano dall’azione ma è coperto almeno da 2 calciatori e decreta il calcio di “rigorino”. Massa, forse per il solito insensato protocollo non fa nulla.
Io mi aspettavo un calcio di punizione indiretto e l’ammonizione per simulazione del ducale ed invece….Caprari realizza il primo vantaggio per il Parma.
53’: calcio di rigore per il Napoli. Fabian Ruiz riceve palla e dal limite tenta di piazzarla tra i pali, davanti a lui Grassi tenta di intercettare la sfera girandosi di spalle, la palla colpisce leggermente prima la schiena e poi il braccio sinistro spostandola dal tronco di qualche centimetro. Giua a 4 metri di distanza e con la visuale libera, fischia un fallo di mani del parmense e calcio di punizione diretto dal limite. Massa questa volta lo richiama, anche se in questo caso il protocollo non lo prevede e all’on field review l’incerto direttore di gara assegna il penalty per i partenopei. Insigne realizza.
87’: terzo ed ultimo rigore e anche questo mi lascia perplesso. Massa ancora una volta non può entrare in azione.
Kulusevski entra in area contrastato da Koulibaly, lo svedese qualche secondo prima del contatto con il difensore è già in caduta libera. E Giua?? Decreta l’ennesimo “rigorino”. Realizza lo stesso attaccante svedese.
VAR, protocollo si o no, questi sono solo gli argomenti che si discutono in ogni gara. Se poi in campo dirige un ragazzo pieno di buona volontà ma non in grado di sostenere questi livelli, il danno è enorme.
I rigori decretati sono tutti privi di logica e meno male che questa stagione sta volgendo al termine e per un breve periodo non sentiremo più parlare di VAR.
INTER - FIORENTINA (0-0): Arbitro Giacomelli di Trieste (Fiorito - Villa), IV° Doveri, VAR: Banti, AVAR: Schenone.
L’Inter che contro i viola fallisce la riconquista del secondo posto in classifica e per diversi motivi: gli interventi del portiere Terracciano, 2 pali e soprattutto…non ci sono più motivazioni valide per alzare i ritmi di gioco. Alla fine il pareggio mi sembra giusto per due squadre che non aspettano altro che la fine del campionato.
51’: offside netto e indiscutibile di Candreva che realizza. Villa (assistente nr. 2) non ha esitazioni e fa annullare giustamente.
Giacomelli dirige senza difficoltà anche questa gara post Covid.
LECCE - BRESCIA (3-1): Arbitro Maresca di Napoli (Liberti - Rocca), IV° Prontera, VAR: Mariani, AVAR: Giallatini.
Lo scontro salvezza tra salentini e bresciani ha maturato un’altra sentenza: lombardi in serie B, mentre il Lecce spera ancora in un miracolo.
Vedremo le ultime speranzose giornate.
SAMPDORIA - GENOA (1-2): Arbitro Guida di Torre Annunziata (Meli - Ranghetti), IV° Di Bello, VAR: Mazzoleni, AVAR: Paganessi.
Il derby della Lanterna illumina il Genoa che con questi 3 punti tiene a distanza il Lecce per evitare la retrocessione. Vittoria direi meritata, i rossoblù sono stati più intraprendenti mentre la Sampdoria ormai è tranquilla e non corre rischi.
Partita divertente ben diretta da Guida.
Un solo episodio da rivedere. Non accenno sul penalty concesso al Genoa perché è netto, Colley abbatte in piena area Pandev e Guida vede bene. Criscito realizza lo 0 a 1.
3° minuto di recupero del primo tempo: da una punizione dalla trequarti genoana, il pallone entra in area. Saltano Romero e l’estremo difensore blucerchiato, quest’ultimo non agguanta la sfera e finisce tra i piedi di Lerager che mette in rete, Guida convalida la segnatura. Dopo un lungo silent check con Mazzoleni al VAR e Paganessi all’AVAR, si “scopre” un fuorigioco dello stesso Romero. Sinceramente faccio fatica a vederlo, dal fotogramma messo a disposizione dalla RAI si evince che l’attaccante rossoblù con un piede, e il centrocampista di casa Thorsby con un braccio, sono sulla stessa linea. Fuorigioco?? Questione di millimetri che io non vedo.
SPAL - ROMA (1-6): Arbitro Manganiello di Pinerolo (Tegoni - Santoro), IV° Volpi, VAR: Abisso, AVAR: Manganelli.
Gara senza storia al Paolo Mazza di Ferrara. Roma padrona contro la Spal ormai retrocessa, poco da evidenziare se non la prima rete giallorossa.
10’: Santoro, assistente nr. 2, tenta di far annullare la prima rete degli ospiti per fuorigioco, ma Abisso al VAR in silent check restituisce la segnatura a Kalinic. Non c’è nessun offside e Manganiello giustamente convalida.
Da evidenziare al 90’ il bel gol di Zaniolo, complice anche un po’ la difesa ormai allo sbando dei ferraresi. Il romanista parte dalla sua metà campo e supera come birilli tre o quattro giocatori in velocità depositando sotto l’incrocio di Letica.
Non c’è altro da segnalare.
TORINO – HELLAS VERONA (1-1): Arbitro Valeri di Roma 2 (Alassio – Rossi C.), IV° Fourneau, VAR: Pasqua, AVAR: Lo Cicero.
I granata a tre giornate dal termine non sono ancora tranquilli, ma il Lecce a 6 punti di distanza credo non possa farcela a recuperare.
Il Verona spreca tanto nel primo tempo dominato in ogni reparto. La squadra di Juric trova la rete su un calcio di rigore sfuggito a Valeri ma non a Pasqua che lo richiama al 54’. Borini entra in arena torinista e viene affrontato da due difensori granata, N’Koulou lo ferma con una gomitata al volto. Valeri, dopo l’on field review, assegna il netto penalty realizzato da Borini e ammonendo il difensore granata.