De Leo: "Destro ragazzo d'oro. Pulgar? Gli auguro il meglio". Schouten: "Siamo una squadra forte"
Nella vigilia di Bologna-Fiorentina, Emilio De Leo, coadiuvato da Jerdy Schouten, presenta la gara nella sala stampa del centro tecnico Niccolò Galli di Casteldebole. Inizia il tattico dello staff petroniano: "Possiamo limare i nostri errori; abbiamo degli obiettivi da raggiungere rispetto all’attitudine e alle interpretazioni tecniche delle contese disputate. Il derby potrebbe essere uno step di crescita ulteriore. Dobbiamo recuperare altresì qualche punto smarrito per strada, mostrando ai tifosi rossoblù la maturità che abbiamo acquisito. La Fiorentina? Desiderano riscattare gli ultimi risultati. Mister Iachini sta certamente rivoluzionando il loro piglio, che sarà aggressivo fin dai primi minuti. Per esperire ad arginarli ci siamo esercitati sulla base delle letture del nuovo allenatore e sulle caratteristiche dei giocatori toscani. Dzemaili? Blerim ha avuto problemi influenzali, difficilmente sarà convocabile, tuttavia valuteremo la sua presenza dopo la seduta odierna. La rosa è tutta a disposizione, tranne il lungodegente Dijks. La sosta arrivata nel momento sbagliato? La pausa è stata provvidenziale; gli atleti dovevano staccare la spina. Destro? Un grosso in bocca al lupo a Mattia. La sua professionalità, il suo atteggiamento e il suo modo di fare meritano un plauso. Il ragazzo, oltre ad incidere pure dal punto di vista tecnico, aveva stretto un bel rapporto umano con Mihajlovic. Spero possa trovare le proprie fortune al Genoa per il proseguo della sua carriera. Pulgar? Gli auguro sempre il massimo, chiaramente non domani. Mercato? Abbiamo una crew solida. Stimiamo i nostri calciatori e crediamo negli elementi più giovani. La possibilità di avere più opzioni a partita in corso ci potrebbe dare una mano. Dominguez? È un calciatore molto dinamico, con personalità e con grandi doti tecniche; ha delle caratteristiche differenti rispetto ai compagni di reparto. Sarà un rinforzo importante".
Il microfono passa a Jerdy Schouten: "È difficile trovare un posto da titolare perché questa è una squadra forte. Il mio momento arriverà; cerco di velocizzare il processo di crescita. Il calcio italiano è differente da quello olandese, bensì un professionista deve sapere militare ovunque. Dal punto di vista fisico ho lavorato tanto; devo essere più aggressivo sul rettangolo verde per conquistare più palloni. Quando ero piccolo in camera avevo un post di Fabregas, il mio idolo".