ESCLUSIVA IPG – Moggi su Inter-Juve: "Rigore giusto, non c'è da discutere. I bianconeri non ancora competitivi"
L'ex dirigente della Juventus ha analizzato il big match Inter-Juventus in esclusiva per il Pallone Gonfiato
Il Pallone Gonfiato ha avuto il piacere di intervistare Luciano Moggi, ex Direttore Generale bianconero, facendo il punto sul big match della 9^ giornata Inter-Juventus.
Direttore, non si sono ancora spente le polemiche sul rigore che ha permesso alla Juventus di pareggiare la partita con l'Inter. Lei come giudica quell'episodio?
"Il VAR ha legittimante richiamato il direttore di gara perché aveva visto qualcosa che non andava nell'intervento di Dumfries. Il rigore ci poteva stare, altrimenti non sarebbe stato concesso: se entrambi gli arbitri - quello in campo e quello in sala VAR - sono stati d'accordo sul fallo, credo non ci sia molto da discutere".
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Al di là dell'episodio del calcio di rigore, che Juventus ha visto contro l'Inter?
"La Juventus ha fatto 2 tiri in porta e, in generale, è difficile da giudicare positivamente. Tuttavia l'obiettivo di Allegri, al momento, è pensare di più alla fase difensiva, che anche contro l'Inter si è dimostrata solida. Questo atteggiamento permette alla Juve di rimanere attaccata alle partite e le consente di sfruttare anche le poche occasioni a favore, come capitato domenica con il calcio di rigore. L'Inter, che ha condotto la partita per 60 minuti, ha commesso l'errore di non riuscire a chiuderla, tenendo in vita la Juventus che è stata brava a venire fuori nell'ultima mezz'ora. Merito anche dei cambi: Dybala e Chiesa entrati dalla panchina hanno fatto la differenza, hanno costretto i nerazzurri ad arretrare il baricentro e a difendersi bassi, dentro l'area di rigore. Se Allegri avesse schierato Chiesa dall'inizio, magari la partita avrebbe preso un'altra piega".
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A proposito dell'allenatore, come valuta fino ad oggi il suo andamento alla Juventus? E dove può arrivare questo Allegri-bis?
"Allegri sta dando molto a questa Juventus. È riuscito in breve tempo, ma con non poca fatica, a dare coesione ai reparti, consentendo alla squadra di essere più compatta, di difendersi in modo più ordinato e di subire molti meno gol rispetto alle prime uscite. Sul fronte obiettivi, sarà difficile per Allegri conquistare qualcosa di importante: il percorso per tornare competitivi ad alto livello non credo sarà così rapido".