Cosa sarà

Sarà emozionato Antonio Conte ma soprattutto concentrato sul suo obiettivo: riportare il Napoli allo scudetto dopo un anno travagliato. Missione che gli riuscì al primo colpo con la Juventus dei settimi posti e che poi ha ripetuto con Inter con la vittoria dello Scudetto nella stagione 2020-2021.

Le sue parole della vigilia sono un sunto esemplare dell'uomo e del professionista: "… ovviamente la mia storia non si cancella: tredici anni da giocatore in cui sono stato anche capitano. Abbiamo vinto praticamente tutto, poi ho avuto anche la fortuna di essere allenatore e ho dato il via, in tre anni, ad un ciclo storico di nove scudetti. Come calciatore puoi scegliere una squadra per tutta la vita. In panchina è impossibile. Sono già stato in altre piazze e naturalmente darò il massimo per il Napoli senza tralasciare un pizzico di emozione quando entrerò allo Stadium. E’ stato inaugurato quando io ero l’allenatore e per la prima volta ci tornerò da avversario con il pubblico».

E quale sarà invece l'emozione dei tifosi. Prevarrà il risentimento per l'abbandono improvviso, per il tradimento patito nel vedere il capitano di tante battaglie festeggiare sotto bandiere odiate?

Oppure il rispetto per il professionista, l'affetto per il capitano di tante battaglie, il condottiero che ha riportato la Juventus a festeggiare con orgoglio i propri successi? Staremo a vedere. E voi da che parte state?

Antonio Conte e Romelu Lukaku
Antonio Conte e Romelu Lukaku ai tempi dell'Inter (ph. Image Sport)
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