Ex Inter rivela: "Ogni domenica sera andavo in discoteca. Invitai decine di modelle..."
Il famoso ex calciatore di Inter e Sampdoria ha raccontato un aneddoto curioso sulla sua vita notturna negli anni '90: ecco cosa ha detto
I calciatori, al giorno d'oggi, devono certamente essere molto attenti a ciò che combinano in campo e soprattutto fuori. Se sul terreno di gioco sono costantemente controllati dalle numerose telecamere del VAR, fuori dallo stadio ci sono i social a “vigilare” sulla loro vita: una serata in discoteca di troppo, un bicchiere in più, una notte brava, e subito rischiano di essere immortalati dalle pagine Instagram o Twitter più famose.
I social e la vita notturna: le rivelazioni dell'ex calciatore dell'Inter
Insomma, i calciatori di oggi devono certamente fare molta attenzione ai loro comportamenti fuori dal rettangolo verde. Ma fino a pochi anni fa, quando i social network non esistevano e i telefoni non avevano connessione a Internet, com'era la vita notturna dei calciatori. Lo ha raccontato l'ex portiere dell'Inter Walter Zenga in un'intervista a Cronache di Spogliatoio con Fernando Siani e Fabrizio Biasin.
Zenga rivela: “Invitai decine di modelle a Rapallo. Ogni domenica sera andavamo al Plastic, all'epoca non c'erano i telefoni…”
Così si è espresso Zenga, raccontando un curioso aneddoto: “Ero a Genova, alla Sampdoria, facevo il compleanno e ho fatto una cosa molto semplice, molto così. Ho preso un locale a Rapallo, un ristorante chiuso solo per noi, una band che suonava, ho invitato tutti i miei compagni di squadra e tutti i miei amici da Milano che sono venuti a Rapallo. Poi nella settimana prima sono andato in tre o quattro agenzie, ho invitato praticamente tutte le modelle di tutte queste agenzie”.
"Però vedi, i telefoni c'erano ma non c'erano, i social non esistevano, era molto più semplice far festa all'epoca - ha aggiunto Zenga - Si viveva meglio, davvero: il Madame Claude, il Plastic, sono tutti locali che abbiamo frequentato. La domenica sera poi era proprio tappa fissa al Plastic. L'Hollywood? Quello era prima, poi il Plastic".