Tutti i motivi per non fallire, in casa Milan, la gara contro il Torino: dalla classifica al calendario, dalla continuità alla...ChampionsSe c’è una cosa che il Milan di Gennaro Gattuso deve fare nella 15^ giornata di campionato è, senza alcuna ombra di dubbio, saper cogliere l’attimo. I motivi sono vari, ma facilmente intuibili. In primis, la posizione in classifica, con un quarto posto da celare con tenacia e gelosia ad una Lazio quinta e distante solo una lunghezza dai meneghini. Proprio la squadra biancoceleste, inoltre, non sta attraversando un periodo fortunato ed è chiamata, stasera, a battere una ritrovata Sampdoria dopo una settimana di ritiro a Formello. Ciò non di meno, l’avversario dei rossoneri sarà il Torino di Walter Mazzarri, che, dopo il pareggio con il Cagliari e la successiva vittoria col Genoa, ha agguantato la sesta posizione di una graduatoria cortissima portandosi a -4 dall’ultimo tassello di equipe attualmente conviventi all’interno della zona Champions. Non solo, perché trionfare domani sera a San Siro significherebbe, per il Diavolo, tornare al bottino pieno contro i Granata dopo ben due anni di astinenza: il Milan, infatti, non mette k.o. il Toro in A dal lontano 21 agosto 2016, data dopo la quale i lombardi e i piemontesi si sono ripetutamente annullati davanti a tre pareggi consecutivi . Se poi si considerano le motivazioni di un club da troppe stagioni non militante nel suo habitat naturale e recentemente impelagato in mezzo a mille difficoltà prima dell’attuale periodo di solidità economico-societaria, allora si può ben capire come potrebbero - e dovrebbero - scendere in campo gli uomini di Gattuso nel posticipo serale della domenica. Il tecnico calabrese, alla luce dei recuperi non ancora definiti nel reparto difensivo del proprio team, ha intenzione di riproporre, contro il Torino, l’undici titolare schierato domenica scorsa contro il Parma, ad eccezione del rientante Higuain e del conseguente ritorno in panchina di José Mauri. Calabria, Abate, Zapata e Rodriguez dovranno proteggere l’estremo difensore Gigio Donnarumma, mentre la diga di centrocampo innalzata da Kessie e Bakayoko sarà affiancata dagli esterni Suso e Calhanoglu; il reparto offensivo sarà affidato alla grinta del giovane bomber Cutrone e all’esperienza del veterano Pipita, un numero 9 da ritrovare, quest’ultimo, sia in fase di finalizzazione sia sotto il profilo caratteriale da mostrare in campo. L’argentino tornerà a dare una mano ai propri compagni dal 1’ dopo i 180 minuti di squalifica rimediati per l’eccessiva reazione avuta nei confronti dell’arbitro Mazzoleni durante la gara dell’11 novembre contro la Juventus. Infilare la retroguardia granata potrebbe essere la svolta, per Higuain, in un girone d’andata condito da un numero di alti e bassi probabilmente eccessivo rispetto alle attese, complice anche l’inserimento dell'attaccante in un mondo nuovo e in un diverso sistema di gioco dopo l’addio ai bianconeri e il matrimonio con i meneghini di fine estate. Il fattore campo potrà dare una mano, dal canto suo, alla squadra di Gennaro Gattuso che, da qui a Natale, potrà beneficiare di un calendario di certo tutt’altro che impossibile. Torino, Bologna, Fiorentina, Frosinone e Spal possono costituire, infatti, avversari alla portata del Diavolo, purché non venga a mancare quell’attenzione indispensabile per fare un ulteriore, significativo balzo in classifica. Purché non ci si dimentichi, in casa Milan, di cogliere l’attimo giusto per dare un’impronta rossonera al campionato.
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